Fca mette il turbo a Piazza Affari. Le strategie di Vontobel Certificati

A cura di Vontobel Certificati

Se c’è un settore industriale europeo che ha sofferto il 2020, sicuramente è stato quello dell’automotive. Del resto, i consumer discretionary, sono ciclici per eccellenza e il crollo dei consumi associato all’incertezza sul domani (causa covid) ha colpito con forza questo comparto. Nei primi 3 mesi dell’anno infatti lo STOXX Europe 600 Automobiles & Parts ha perso quasi il 50% del suo valore sottoperfromando circa del 20% lo STOXX Europe 600.

Da maggio però l’indice automotive ha cominciato a sovraperformare avviando un graduale recupero che ha visto lo sprint finale proprio a novembre. Il mercato infatti dopo la prima ondata ha cominciato a scontare un graduale se pur lento recupero del settore che è stato evidenziato, per esempio, dai dati delle nuove immatricolazioni auto in Europa di settembre (quelli di ottobre usciranno domani mercoledì 18 novembre). Questi, dopo otto mesi di calo, hanno segnato a settembre un aumento del 1,1% a/a: il primo segnale positivo del 2020 per l’auto europea.

Tra le varie società del settore, sicuramente FCA è stata tra le migliori in questi ultimi mesi di Borsa. Il titolo raccoglie il favore degli analisti per una serie di ragioni. Ben oltre due terzi dell’EBIT sono generati in Nord America, mercato in forte recupero. Non solo, FCA ha chiuso un trimestre in forte crescita, tanto da reintrodurre la guidance per il 2020 (il management infatti prevede un utile operativo adjusted nella fascia di prezzo tra 3 e 3,5 miliardi, contro consensus fermo a 1,5 miliardi). Non solo, superati anche i rischi che la fusione con PSA in Stellantis, futuro quarto costruttore automobilistico al mondo, potesse saltare. Infine, quanto al dividendo straordinario da 500 mld, il CFO di PS ha rimarcato che prima o dopo la fusione saranno pagati agli azionisti.

Chiaro dunque perché, di 23 analisti che seguono il titolo 17 sono buy e 4 hold. Solo due analisti suggeriscono di vendere. Target price a 14,55 euro (upside del 18,8%). Interessante notare che, nonostante il forte rialzo in Borsa, FCA evidenzia ancora multiplo EV/Ebitda forward a sconto sui peer e P/E forward a sconto sulla media storica a cinque anni. Questo nonostante l’EPS forward sia stato fortemente alzato rispetto alla media a cinque anni.

Il quadro tecnico di Fca

Positivo il quadro grafico di FCA che ormai da giugno prosegue lungo la trend line rialzista di medio periodo costruita sui minimi di maggio e settembre 2020. Prossimo ostacolo alla corsa di FCA è a 12,674 euro. Una resistenza che se superata spalancherebbe le porte verso 13,7 euro e i massimi di novembre 2019 a 14,78 euro. In ottica di breve termine invece il superamento al ribasso di 11,9 euro potrebbe aprire ad ulteriori prese di profitto (non preoccupanti) verso la fascia di prezzo a 11,23 e 11 euro. Primo livello importante di supporto per la presenza del 61,8% di Fibonacci di tutto il down trend avviato a novembre 2020.

I certificati di Vontobel con Fca

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