Il 2021 sarà un anno di ripresa: l’outlook di Ubs

Dopo un anno molto tormentato, Ubs, leader mondiale nella gestione patrimoniale, prevede che nel 2021 la produzione economica e gli utili aziendali torneranno ai livelli precedenti alla pandemia. Secondo il rapporto annuale Year Ahead, pubblicato dal Chief Investment Office di Ubs Global Wealth Management, una combinazione di stimoli fiscali, tassi d’interesse costantemente bassi e l’arrivo del vaccino è destinata a generare rendimenti superiori alla media per le piccole e medie imprese, per azioni selezionate in ambito energetico e finanziario e per le società del settore industriale e dei beni voluttuari.

Il rapporto comprende alcune indicazioni di investimento, in particolare quelle di:
diversificare i portafogli nel prossimo futuro nel settore azionario, guardando oltre le aziende resilienti, di grandi dimensioni e con sede negli Stati Uniti che hanno dominato nel 2020. Gli investitori devono pensare a livello globale, cercare un potenziale di recupero e guardare a nuovi vincitori nel lungo periodo;
diversificare il portafoglio con liquidità e obbligazioni a basso rendimento puntando ai titoli di stato dei mercati emergenti espressi in dollari Usa, alle obbligazioni asiatiche ad alto rendimento e alle obbligazioni crossover selezionate vicine alla linea di demarcazione tra gli emittenti con rating investment grade e quelli con rating ad alto rendimento;
definire un posizionamento alternativo in caso di dollaro Usa più debole. Gli investitori dovrebbero diversificare le loro scelte di investimento nelle valute del G10 o in alcune valute dei mercati emergenti e nell’oro.

Il mercato privato e gli investimenti sostenibili potrebbero rappresentare una diversificazione strategica nei portafogli degli investitori. Avvicinandosi al 2021, Ubs mantiene la sua preferenza per gli investimenti sostenibili per i clienti privati che investono a livello globale.

“Pensiamo che il 2021 sarà l’anno della ripresa. La ritrovata crescita, le politiche fiscali e monetarie espansive e la nuova leadership politica ci portano a prevedere una nuova leadership sul mercato anche nel 2021. Guardando oltre l’anno che ci attende, gli investitori dovrebbero anche considerare i settori in fase di trasformazione tecnologica. Se l’ultimo decennio è stato caratterizzato da investimenti nella tecnologia stessa, pensiamo che il prossimo decennio sarà caratterizzato da investimenti in grado di modificare lo status quo vigente in altri settori”, commenta Mark Haefele, Chief Investment Officer di Ubs Global Wealth Management.

“I prossimi mesi saranno complessi, ma il progredire dei vaccini e l’abitudine a convivere con il virus consentiranno un graduale miglioramento nel corso del prossimo anno. Gli utili aziendali potranno tornare ai livelli pre-crisi, almeno per gran parte dei settori, già entro il 2022. Per molti investitori questa fase di volatilità rappresenta una chance per rivedere il proprio assetto strategico e posizionarsi sul nascente ciclo economico e sui temi che probabilmente risulteranno vincenti”, aggiunge Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di Ubs Wealth Management Italia.

“Quello che stiamo vivendo è senza dubbio un periodo di straordinaria emergenza che ha richiesto sin dal primo momento risposte immediate e forti. Il prolungarsi della crisi sanitaria non ci ha colto impreparati: la flessibilità, parte del nostro mantra, ci ha permesso di adattare processi ed infrastrutture rapidamente a questa nuova normalità. Oggi più che mai i clienti dimostrano di aver bisogno di una consulenza costante e ‘a tutto tondo’: l’approccio total wealth e una gamma prodotto che guarda al futuro consentono ai nostri consulenti di cogliere tutte le opportunità che questa fase di mercato porta con sé”, dice Paolo Federici, Market Head di UBS Global Wealth Management in Italia.

La “prossima grande occasione”

Guardando al prossimo decennio, gli investitori si trovano di fronte a un mondo più indebitato, più disuguale, con forti spinte locali, ma anche più digitale e, per certi versi, più sostenibile. Gli investitori potranno trovare opportunità a lungo termine in tendenze incrementate dalla pandemia e che contribuiranno ad alimentare un futuro nuovo e sostenibile, soprattutto nei settori in fase di rivoluzione tecnologica. Che si tratti della transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio, dell’accresciuta necessità di un sistema sanitario più efficiente e con un approccio olistico o della spinta a digitalizzare ulteriormente i servizi finanziari, le aziende esposte a queste tendenze dovrebbero godere di una crescita superiore alla media nel lungo termine. Entro il 2035 la sola transizione al 5G dovrebbe generare un valore economico pari a 13,2 trilioni di dollari.

Analisi degli scenari

Scenario positivo Scenario neutro Scenario negativo
Prospettive di investimento
Diversificare per la tappa successiva (pagina 23)

Definire una posizione in caso di dollaro più debole (pagina 30)

Investire nella “prossima grande occasione” (pagina 41)

Caccia al rendimento (pagina 27)

Investire nella sostenibilità (pagina 51)

Diversificare nei mercati privati

(pagina 53)

Una strategia di copertura diversificata, che comprende oro, strategie di allocazione dinamica, lunga durata e strutture di opzioni (vedere pag. 26).
Ripresa post-pandemia
Un vaccino altamente efficace viene reso disponibile su larga scala nelle principali economie dal 1° trimestre del 2021.

L’attività sociale si normalizza completamente entro il trimestre successivo.

 

 

 

Il PIL dei paesi sviluppati ritorna ai livelli precedenti alla pandemia entro la fine del 2021.

Un vaccino efficace viene reso disponibile su larga scala nelle principali economie dal 2° trimestre del 2021.

Le ondate di COVID-19 si ripetono nel primo semestre, ma le restrizioni a breve termine e la limitata paura generale permettono all’attività sociale di normalizzarsi insieme all’introduzione di un vaccino da parte del 3° trimestre del 2021.

Il PIL dei paesi sviluppati ritorna ai livelli precedenti alla pandemia entro il 2022

Disponibilità del vaccino in ritardo o con un’efficacia inferiore a quella inizialmente prevista.

La paura generale nei confronti del COVID-19 è elevata e le restrizioni all’attività commerciale si ripresentano per tutto il 2021, facendo sì che l’attività sociale torni alla normalità solo verso la fine del 2021.

Il PIL dei paesi sviluppati ritorna ai livelli precedenti alla pandemia entro il 2023.

Politica economica
La politica della banca centrale rimane accomodante, anche se verso la fine dell’anno registra una tendenza all’inasprimento.

 

I bassi tassi reali e l’indebolimento del dollaro danno impulso alla

crescita globale

Le banche centrali mantengono una politica accomodante.

 

I tassi di interesse reali rimangono bassi e stabili

Il sostegno alla politica monetaria viene aumentato per compensare gli effetti di una crescita debole, ma può essere attenuato se l’inflazione aumenta inaspettatamente.

I tassi reali aumentano inizialmente, ma successivamente tendono a diminuire.

Geopolitica
 

Il governo degli Stati Uniti è in grado di concordare un accordo fiscale più ampio del previsto, più vicino ai 2.000 miliardi di dollari.

L’amministrazione Biden avvia un parziale processo di diminuzione delle tariffe esistenti sulle esportazioni cinesi, sostenendo la crescita globale.

 

Il governo USA concorda un accordo fiscale del valore di 500 miliardi di dollari – 1.000 miliardi di dollari, e non aumenta le aliquote fiscali.

Le relazioni USA-Cina rimangono irrisolte a lungo termine, ma la politica estera del presidente eletto Joe Biden è più prevedibile di quella del suo predecessore.

Le continue contestazioni al risultato delle elezioni negli Stati Uniti, o l’uso di un linguaggio politico di parte, creano incertezza sulla politica fiscale.

Le tensioni commerciali USA-Cina si riaccendono, con la rivalità geostrategica fondamentale tra Stati Uniti e Cina non mitigata dalla nuova amministrazione statunitense.

Target delle classi di attivi per il giugno 2021
S&P 500 (attualmente: 3.532)
4.000 3.800 2.900
Euro Stoxx 50 (attualmente: 3.443)
3.900 3.600 2.800
MSCI EM (attualmente: 1.192)
1.390 1.280 900
SMI (attualmente: 10.361)
11.500 11.000 8.800
Spread USD IG (attualmente: 82 pb)
60 pb 80 pb 200 pb
Spread USD HY (attualmente: 422 pb)
350 pb 400 pb 700 pb
Spread EMBIG (attualmente: 375 pb)
280 pb 340 pb 550 pb
EURUSD (attualmente: 1,18)
1,25 1,22 1,12
Oro (attualmente: USD 1.875/oz)
USD 1.600-1.700/oz USD 1.950/oz USD 2.200-2.300/oz

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