Con l’ordinanza n. 25525, depositata il 12 novembre 2020, la Corte di Cassazione ha confermato l’orientamento per cui la determinazione del reddito mediante l’applicazione degli studi di settore, a seguito dell’instaurazione del contraddittorio con il contribuente, è idonea a integrare presunzioni legali che sono, anche da sole, sufficienti ad assicurare un valido fondamento all’accertamento tributario. Resta ferma la possibilità per il contribuente di fornire la prova contraria, nella fase amministrativa e anche in sede contenziosa.