Petrolio, l’Opec+non riduce i tagli. Le previsioni di Equita

L’OPEC+ ha deciso di non voler ridurre i tagli produttivi esistenti mentre l’Arabia Saudita ha confermato il taglio volontario che era operativo da febbraio. I tagli (pari a circa 7 mln di barili al giorno a cui va aggiunto il milione di barili al giorno extra saudita) quindi continueranno a essere in vigore anche a aprile. A essere parzialmente esentati sono Russia e Kazakistan, autorizzate ad aumentare la produzione di 150mila abarili al giorno, per motivi operativi.

L’obiettivo dell’OPEC+ è quello di far rientrare le scorte su livelli “normali”, situazione che potrebbe verificarsi il prossimo luglio stando alle previsioni del Cartello. Il prossimo vertice dell’OPEC+ si terrà tra il 31 marzo e il 1° aprile.

La decisione dell’OPEC+ è la più favorevole ai prezzi del Brent nel breve termine – fanno notare gli analisti di Equita – data la forte capacità produttiva del Cartello attualmente ferma (circa 8 mln di barili al giorno) il mercato era orientato a un progressivo rientro di quei volumi in funzione del recupero della domanda”.

“L’OPEC+ dimostra quindi una certa di unità di intenti e un adeguamento ai tagli produttivi che non si era mai verificato in passato dato. La decisione dimostra anche una certa difficoltà nel riavvio della domanda fisica di greggio che resta ancora debole (l’utilizzo della capacità di raffinazione in Nord America e Europa è molto contratto)”, fanno poi notare dalla Sim milanese.

La stima di Equita per il Brent nel 2021 è pari a 50 dollari per barile e 55 nel 2022 contro un valore attuale di 68,35 dollari.