Mercati, small cap italiane: il potenziale impatto del DDL Capitali

Il DDL Capitali approvato di recente dal Consiglio dei Ministri ha introdotto, per agevolare la partecipazione degli investitori istituzionali nei mercati regolamentati ai sensi della definizione T.U.F., l’estensione della qualifica di investitore professionale di diritto privato anche agli enti previdenziali privati e privatizzati. Inoltre, il DDL delega della riforma del sistema tributario, approvato dal Consiglio dei Ministri e presentato alla Camera dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, prevede una tassazione agevolata sui rendimenti finanziari delle Casse di previdenza che viene allineata al trattamento tributario dei Fondi pensione (dal 26% al 20%).

L’Osservatorio PMI Euronext Growth Milan di IRTOP Consulting ha svolto un’analisi sul potenziale impatto che tale normativa potrebbe avere sull’afflusso di capitali destinati all’economia reale e in particolare alle Small Cap di Borsa Italiana.

Secondo i dati del “XII Rapporto ADEPP sulla previdenza privata” il Patrimonio delle Casse di Previdenza si attesta nel 2021 a 107,9 miliardi di euro. In particolare, gli investimenti in azioni ammontano complessivamente a 20,6 miliardi di euro (19% dell’intero patrimonio), di cui la componente azionaria diretta, pari a 7,8 miliardi, ne costituisce il 38% e il 7,2% del patrimonio complessivo, mentre la componente azionaria dei fondi di investimento mobiliare, pari a 12,8 miliardi di euro, ne costituisce il 62% (11,9% del patrimonio complessivo). Secondo l’Osservatorio PMI EGM, applicando al patrimonio investito in azioni nel 2021 le regole dei Piani Individuali di Risparmio (PIR) a lungo termine introdotti dalla legge 11/12/2016, n. 232), l’impatto su questo universo investibile sarebbe quantificabile in 4,3 miliardi di euro.

In uno scenario conservativo, ipotizzando che solo il 30% di tale importo venga destinato alle SMALL CAP del listino principale e del mercato EGM (escludendo le MID cap), è possibile stimare un impatto potenziale quantificabile in 1,3 miliardi di euro, pari all’1,2% del patrimonio complessivo degli enti previdenziali.

Anna Lambiase, fondatrice e ad di IRTOP Consulting, ha commentato “Il 2023 ha visto numerosi interventi legislativi a favore dello sviluppo dell’economia reale e della competitività del mercato dei capitali italiano. In questo contesto, sulla base dell’ultimo rapporto ADEPP, l’Osservatorio PMI EGM stima un potenziale impatto delle masse gestite dagli Enti di previdenza pari all’1,2% del patrimonio gestito, quantificabile in 1,3 miliardi di euro. Il mercato EGM negli ultimi anni ha visto una significativa crescita degli investitori istituzionali sia italiani che esteri, con un investimento complessivo in crescita del 30% dal 2019; tra gli investitori più attivi Mediolanum, Algebris Investments, First Capital, Azimut, Government of Norway, BPER Banca, AcomeA, AXA e Julius Bär Gruppe. EGM ha cosi beneficiato di capitali per la crescita per circa 5,8 miliardi di euro il che lo configura come mercato virtuoso che cresce con successo, crea ricchezza e lavoro per il suo territorio e il nostro Paese in una logica di sviluppo ed equa redistribuzione della ricchezza. Ci auguriamo che il mercato continui a crescere anche in futuro facilitando l’accesso delle imprese che puntano ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso alla quotazione e ampliando la tipologia di soggetti istituzionali presenti con una filosofia di investimento a medio-lungo termine. In coerenza con il DDL gli enti previdenziali potranno svolgere nel prossimo futuro un ruolo trainante per lo sviluppo dell’economia reale e in particolare per questo listino dedicato alle PMI dove è possibile individuare eccellenti opportunità di investimento anche grazie all’elevata dinamicità in termini di operazioni di IPO, ben superiore al listino principale”.

Performance degli indici azionari italiani

Indice Performance 2020-2023

(al 28/4/2023)

FTSE Italia Growth 19%
FTSE Italia Small Cap 29%
FTSE Italia MID Cap 7%
FTSE Italia STAR 23%
FTSE MIB 15%