Mercati: ecco cosa tener d’occhio la prossima settimana

L’attenzione settimana prossima torna a concentrarsi sul calendario dei dati statunitensi, con i prossimi rapporti sui salari e sull’inflazione. “Ci aspettiamo di assistere a un graduale ammorbidimento della domanda di lavoro negli Stati Uniti, anche se per quanto riguarda l’IPC siamo più propensi a vedere il rischio di un numero più alto rispetto a quello che la recente tendenza disinflazionistica potrebbe aver suggerito in precedenza”. Ad affermarlo è Mark Dowding, Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM, che di seguito spiega la view nei particolari.

Attualmente il panorama macro sembra avere molto di cui parlare (e di cui scrivere) e sicuramente ci sono molti temi divergenti tra le economie e i mercati. Seguire i dati e ascoltare i policymaker rimane fondamentale per tracciare il percorso da seguire e continuiamo a vedere opportunità laddove i prezzi impliciti nel mercato sembrano divergere da queste tendenze.

Sembra che un certo numero di investitori attivi abbia avuto un inizio 2024 difficile e, in alcuni casi, potrebbe essere caduto in errore a causa di un pensiero condiviso nella ricerca di consenso di Wall Street o, addirittura, essere stato traviato da modelli quantistici di intelligenza artificiale che hanno inviato segnali di trading fuorvianti. L’incertezza macro è ancora molta e crediamo che sia opportuno adottare una mentalità aperta. 

Nel frattempo, è possibile che alcuni mercati come il Giappone offrano opportunità di rischio/rendimento più evidenti, per cui siamo felici di concentrare la nostra analisi in quella direzione. Speriamo che ci sia da sorridere di più da Tokyo, dove c’è una narrazione di fondo secondo cui la “generazione perduta” potrebbe essere pronta a risorgere. In tutta onestà, se il bitcoin può arrivare a 70.000, allora perché anche l’indice Nikkei non potrebbe arrivare a 70.000, come potrebbero dire i miei talentuosi colleghi azionisti giapponesi.

La scorsa settimana gli asset di rischio hanno continuato a registrare buone performance, grazie al calo dei rendimenti dei titoli di Stato e alle speranze di un taglio dei tassi negli Stati Uniti, che hanno contribuito a consolidare il sentiment. Alcuni investitori esprimono preoccupazioni legate all’esuberanza irrazionale e sembra che, con l’aumento dei titoli, aumenti anche la compiacenza degli investitori.

Tuttavia, riteniamo che il boom guidato dall’intelligenza artificiale possa durare ancora a lungo nel 2024, prima di esaurirsi. Su questa base, rimanere net long nell’esposizione al rischio, ma ridurre le posizioni e bloccare i guadagni al rialzo dei mercati continua a sembrarci l’approccio più sensato per il momento.