Il modello green e sostenibile di Sicit Group si conferma ancora una volta vincente, garantendo all’azienda una importante resilienza di fronte alle difficoltà causate dalla pandemia da Covid-19. Il primo semestre 2020 si è chiuso infatti con ricavi consolidati saliti del 9,4% a 35,5 milioni, un Ebitda adjusted in aumento del 9,5% a 13,2 milioni e un utile netto adjusted cresciuto del 14,5% a 8,2 milioni. Una resilienza che emerge anche estendendo l’orizzonte ai primi nove mesi del 2020, con il proseguimento del percorso di crescita e sviluppo commerciale e con un fatturato consolidato aumentato dell’11,5% a 48,2 milioni. Nonostante le incertezze legate alla pandemia, il management della società riporta che SICIT “rimane fiduciosa di poter continuare a crescere e di poter, se non centrare gli obiettivi di budget, quanto meno contenere al minimo gli eventuali scostamenti”. Ecco di seguito l’analisi fondamentale di Sicit elaborata da Market Insight.
Il modello di business di Sicit
SICIT Group, nata dalla business combination tra Sicit 2000 e la SPACSprintitaly, è stata tra le prime aziende al mondo ad introdurre gli idrolizzati proteici di origine animale nel mercato mondiale dei biostimolanti.
L’azienda, tra i pionieri della circular economy, attraverso un processo di idrolisi dei residui dell’industria conciaria, realizza un prodotto ad alto valore aggiunto per l’agricoltura (biostimolanti) e l’industria del gesso (ritardanti della presa).
Grazie al lavoro di un team qualificato, impianti produttivi fortemente automatizzati e tecnologici, laboratori all’avanguardia e costanti investimenti in R&D, SICIT è diventata un operatore di riferimento a livello internazionale, fornendo i principali player del settore agrochimico e industriale.
Gli ultimi avvenimenti
SICIT Group ha annunciato i ricavi dei primi nove mesi del 2020, aumentati dell’11,5% a 48,2 milioni. Una dinamica che ha beneficiato in particolare della crescita del business dei biostimolanti per l’agricoltura (+25%), che continua a registrare una domanda sostenuta, e del grasso animale per la produzione di biocombustibili (+8,4%) che ha più che recuperato la lieve flessione (-1%) registrata nel primo semestre dell’anno.
Uno dei fatti di rilievo più significativi avvenuti dall’inizio di quest’anno è rappresentato dal passaggio delle azioni e dei warrant SICIT Group al segmento Star di Borsa Italiana, a partire dallo scorso 15 giugno.
Inoltre, nel solco delle iniziative già previste nel piano di sviluppo strategico, l’azienda ha completato, nello stabilimento di Arzignano, la messa a regime della produzione di idrolizzato proteico dal pelo animale che residua nell’attività conciaria vicentina, aumentando la capacità produttiva del 33% e portando il totale prodotto a circa 16.000 ton/anno, rispetto alle 12.000 realizzate nel 2019.
SICIT Group ha anche avviato i lavori per la redazione, su base volontaria, del suo primo bilancio di sostenibilità (per l’anno 2019), che la società prevede di pubblicare entro la fine del 2020, e ha comunicato l’avvenuto affrancamento dell’avviamento e di altre attività immateriali con un beneficio fiscale previsto, in termini di minori imposte sui redditi (al netto dell’imposta sostitutiva corrisposta), di circa 2,8 milioni nell’arco di 5 anni.
Infine, ha reso noto che, nei primi nove mesi del 2020 i prodotti SICIT sono stati distribuiti in ben 71 Paesi, nonostante la pandemia da Covid-19 e, per la prima volta, hanno fatto il proprio ingresso in Canada, Singapore, Indonesia, Filippine e Angola.
Grazie alle partnership con i leading player dell’agrochimica sono state inoltre introdotte nuove soluzioni in Cina, India e Francia, mentre in Brasile e Cina il processo di sviluppo e lancio di nuovi prodotti si trova in fase avanzata.
L’articolo Sicit, il Covid non frena la crescita e lo sviluppo commerciale. L’analisi di Market Insight proviene da Finanza Operativa.