Petrolio: le decisioni dell’Opec e le reazioni (attuali e future) del mercato

Come era previsto, l’OPEC+ ha dichiarato che continuerà con i tagli alla produzione di petrolio annunciati in questo trimestre per evitare un’eccedenza del mercato petrolifero e sostenere i prezzi.

In questo scenario, ecco di seguito la view sulla materia prima di Roberta Caselli, Commodity Research Analyst di Global X.

Lo scorso novembre, in risposta al rallentamento della crescita della domanda globale e all’aumento dell’offerta rivale con in testa gli Stati Uniti, l’OPEC+ aveva già assicurato limitazioni della produzione giornaliera con nuovi tagli di 900.000 barili al giorno, che insieme all’estensione dei tagli volontari sauditi e russi, rappresentano circa 2,2 milioni di barili al giorno fino a marzo.

La domanda cruciale ora è se il gruppo intende mantenere queste restrizioni anche dopo marzo, e probabilmente avremo maggiore visibilità in merito con un annuncio nelle  prossime quattro o cinque settimane.

Se l’OPEC+ allenta le restrizioni e aumenta la produzione, i mercati petroliferi potrebbero registrare un surplus prolungato. Pertanto, l’OPEC+ potrebbe continuare a tagliare la produzione di petrolio fino alla fine dell’anno per cercare di sostenere i mercati petroliferi. In effetti, l’OPEC+ ha già ribadito di essere pronta ad adottare ulteriori misure.

Un altro fattore da monitorare è il grado di compliance dei membri dell’OPEC alla riduzione di quote, e l’entità dei loro potenziali tagli aggiuntivi. Se da un lato i tagli all’offerta dell’OPEC alzano il limite minimo dei mercati del greggio, dall’altro ne abbassano il tetto massimo (se troppo profondi) in quanto la riduzione della produzione provoca rendimenti decrescenti. In particolare, i prezzi del petrolio non hanno reagito molto dopo i tagli recentemente annunciati; il rischio geopolitico e la ripresa delle importazioni dalla Cina sembrano aver sostenuto i prezzi più della politica del cartello.

La produzione record di petrolio negli Stati Uniti e altrove significa che le forniture globali rimangono robuste nonostante le restrizioni dell’OPEC+. La produzione statunitense ha raggiunto i massimi storici e prevediamo che continuerà intorno a questi livelli. Inoltre, un’ulteriore quantità di greggio americano sarà disponibile grazie ai piani di aumento della produzione in Guyana e Brasile. Pertanto, al di fuori dell’OPEC+, il margine di sorpresa proveniente dai produttori americani sarà il fattore più critico da tenere d’occhio.

Il trend del petrolio Wti nel medio termine