Nel bollettino mensile di gennaio l’Opec ha confermato le previsioni di crescita della domanda mondiale di greggio di 2,2 mbg su base annua per complessivi 104.4 mbg nel 2024. Tuttavia, il Cartello ha rivisto al ribasso la domanda del primo trimestre e ora prevede un gap di offerta meno rilevante per l’inizio di quest’anno.
A livello di offerta di greggio non-Opec la produzione attesa 2024 è prevista in crescita di 1,34 mbg su base annua grazie a Usa e America Latina, lievemente inferiore rispetto alla stima del mese precedente pari a 1,37 mbg anno su anno.
Tuttavia, la stima di produzione 2023 (non-OPEC) è cresciuta a 69,1 mbg da 67,6 mbg per le revisioni dei volumi di USA e Russia, incrementando di conseguenza anche la stima complessiva del 2024.
L’Opec ha quindi ridotto la stima di call on Opec (differenza tra domanda globale e produzione non Opec) nel 2024 a 28,49 mbg (+0,8 mbg yoy) da 29,89 mbg.
“Riteniamo che le nuove stime dell’OPEC abbiano risvolti negativi per l’outlook sul prezzo del Brent. La nostra ipotesi sul 2024 è pari ad un Brent di 80 dollari per barile e ci sembra coerente con uno scenario di rallentamento della domanda controbilanciato dai tagli del Cartello”, hanno commentato da Equita.