Mercati: petrolio e criptovalute sotto la lente di Xtb

Le recenti crisi bancarie hanno proiettato il mondo finanziario in un periodo di grande incertezza. E mentre le Banche Centrali sono alla ricerca di soluzioni in grado di riportare alla stabilità, due trend si affermano più evidenti fronte cripto e petrolio. In particolare, il settore delle criptovalute spera in un mercato rialzista dell’altcoin, mentre la forte correlazione tra speculazioni e prezzo, fa sperare in un rialzo del petrolio. Di seguito l’analisi di XTB, fintech internazionale quotata alla Borsa di Varsavia e uno dei maggiori broker Forex e CFD.

Il petrolio

Le agenzie governative statunitensi hanno messo in guardia su potenziali violazioni del tetto massimo del prezzo del petrolio russo. Attualmente, la domanda di petrolio potrebbe essere gonfiata da prezzi relativamente più bassi e da un’offerta disponibile limitata. Le scorte comparative sono diminuite di recente ma non a livelli estremi. Inoltre, gli inventari comparativi hanno fornito segnali contrastanti al mercato petrolifero quando il greggio è stato scambiato a prezzi più bassi, anche al di sotto dei 40 dollari al barile.

 

“La storia mostra che potremmo assistere a uno scenario simile a quello del periodo 2011-2014, quando il prezzo è rimbalzato su una media di 5 anni ma allo stesso tempo non si è discostato dalla media di 1 anno di più di 2 deviazioni standard” ha sottolineato Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB: “Il numero di posizioni Short aperte sul petrolio è diminuito significativamente nelle ultime settimane, il che ha portato a un aumento del posizionamento netto al livello più alto da febbraio. La correlazione tra posizionamento speculativo e prezzo è stata molto forte di recente; quindi, ci si può aspettare che i prezzi salgano una volta che il numero di posizioni Long inizia a risalire”.

La primavera dei progetti “tech-crypto”

Il 2023 è stato finora un anno di grande crescita per Bitcoin (BTC), la criptovaluta più preziosa al mondo. Dopo un 2022 estremamente difficile, il prezzo di Bitcoin è aumentato di oltre l’80%, tuttavia nelle ultime settimane, scendendo sotto i 30.000 dollari, ha reso altalenante l’umore del mercato delle criptovalute. D’altra parte, i ribassi potrebbero rivelarsi “necessari” affinché i capitali inizino a fluire verso altri progetti. Storicamente, le criptovalute più piccole sono salite più spesso quando il prezzo di BTC si stava consolidando dopo i precedenti aumenti dinamici. Inoltre, l’ascesa di Ethereum (ETH) potrebbe portare a una “primavera” dei progetti “tech-crypto”.

Il rally di Ethereum dopo l’aggiornamento di Shanghai ha fatto crollare il cosiddetto dominio di Bitcoin dai massimi di quasi due anni. Con il dominio di Bitcoin in calo ma ancora alto, il mercato spera in un “mercato rialzista dell’altcoin”.

“Poche criptovalute hanno eguagliato i guadagni di BTC dall’inizio dell’anno – prosegue Koudmani – ma Ethereum è salito di circa il 70% e i nuovi depositi sulla chain hanno sorprendentemente superato i prelievi con 27.000 ETH depositati e solo 7.615 prelevati e un investitore che ha depositato circa 50.000 ETH. Lo slancio favorevole per Ethereum è stato esteso, tra gli altri fattori, dalla sovraperformance rialzista delle borse tradizionali e da un generale aumento della propensione al rischio. Il mercato spera in una stabilizzazione del prezzo di Bitcoin e in ulteriori aumenti di “altcoin” come Ethereum Cardano, Solana e Filecoin”.

La situazione è sorprendente perché il mercato si aspettava che dopo l’aggiornamento di Shanghai, gli investitori avrebbero principalmente ritirato ETH bloccato per 2 anni. Gli staker di criptovaluta stanno aiutando a elaborare le transazioni depositando in cambio di “ricompense”.

“I prelievi di ETH stanno effettivamente avvenendo, ma su scala minore del previsto e circondati da depositi considerevoli, il che potrebbe essere la prova di un forte interesse per le capacità della blockchain di Ethereum nel suo insieme”, conclude Koudmani.