Nell’ultimo Monthly Oil Market Report, l’Opec ha confermato le previsioni di crescita della domanda di petrolio a +2.25 mbg su base annua nel 2024, e a +1.85 mbg nel 2025. Secondo l’Opec, la crescita del 2023 sarà trainata da Cina, India e Medio Oriente e sarà ulteriormente sostenuta dall’allentamento dei tassi di inflazione per tutto il 2024 e il 2025.
Le previsioni di crescita di altre agenzie restano più caute. L’IEA prevede infatti un aumento limitato a 1.22 mbg quest’anno. Fonti indipendenti come Rystad, S&P e WoodMac prevedono poi crescite fra 1.2 mbg e 1.9 mbg nel 2024.
Significativainoltre l’indicazione di Saudi Aramco alla presentazione dei risultati che si attende una crescita della domanda di 1.5 mbg nel 2024.
“Riteniamo che un’ipotesi di crescita della domanda di 1.3-1.5 mbg nel 2024 sia la più coerente con le previsioni di crescita del Pil globale attorno al 2,6% – commentano da Equita Sim – Il cambiamento più significativo delle previsioni del Cartello riguarda l’offerta di petrolio dove le previsioni di crescita della produzione di liquidi non Opec sono state limate di 120.000 bg nel 2024, portandole a +1.07 mbg anno su anno, in seguito alla decisione di diversi membri dell’Opec+ di estendere i loro ultimi tagli volontari all’offerta fino alla fine di giugno”.
Inoltre, secondo la Sim milanese, le nuove stime dell’Opec non hanno risvolti rilevanti per l’outlook sul prezzo del Brent: “La nostra ipotesi sul 2024 è pari ad un Brent di 80 dollari per barile e ci sembra coerente con uno scenario di rallentamento della crescita della domanda nel 2024
controbilanciato dai tagli dell’Opec+”.
Il trend del petrolio Brent