Mercati: la Bce alza di 50 punti i tassi. Inflazione rivista al ribasso

La BCE ha confermato l’aspettativa di base di un rialzo dei tassi di interese di 50 punti base, ora al 3,50%. Questa previsione sembrava scontata all’inizio di marzo, visto che la crescita del CPI di febbraio è stata sorprendentemente forte e che la Banca si era impegnata in tal senso nel meeting del 2 febbraio. Tuttavia, a causa dei timori di una crisi bancaria imminente proveniente dagli Stati Uniti, il mercato aveva anche iniziato a prezzare un rialzo più dovish di 25 punti base.

“Alla fine – commenta Altaf Kassam, EMEA Head of Investment Strategy & Research di State Street Global Advisors –  un rialzo dovish di 25 punti base avrebbe potuto far preoccupare il mercato, inducendolo a credere che ci fosse davvero il rischio di un fallimento sistemico del sistema bancario dell’Unione Europea dovuto al contagio dagli Stati Uniti in Svizzera, mentre le spiacevoli sorprese al rialzo relative ai dati sull’inflazione all’inizio dell’anno hanno dato forza ai falchi – quindi un rialzo di 50 pb sembrava adeguato. Tuttavia, una concessione al rapido inasprimento delle condizioni finanziarie sembra essere la sospensione della forward guidance a favore di un approccio dipendente dai dati nelle singole riunioni”.

Gli esperti della BCE indicano poi ora che l’inflazione si collocherebbe in media al 5,3% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. Allo stesso tempo, le pressioni di fondo sui prezzi restano intense.