Mercati: i titoli tech Usa proseguono nel rally

“Dimenticatevi le aspettative accomodanti della Fed, che dovrebbero essere ridimensionate perché l’economia americana è troppo forte per richiedere un taglio dei tassi già a marzo da parte della banca centrale americana. Dimentichiamo poi che i forti dati economici statunitensi non sono una buona notizia per il mercato. E dimenticate il fatto che il rally dei titoli tecnologici dovrebbe moderarsi, per consentire al resto del mercato di raggiungere i Magnifici 7. Perché non sta accadendo: il Nasdaq 100 ha toccato un nuovo massimo ieri, anche se gli ultimi dati statunitensi hanno mostrato che le richieste iniziali di disoccupazione sono scese più del previsto al livello più basso in più di un anno, i tassi ipotecari sono scesi dopo un aumento di due settimane e i dati sulle case erano migliori anche del previsto”. A farlo notare è Ipek Ozkardeskaya, analista senior di Swissquote, che di seguito spiega nei particolari la view.

Nel settore delle obbligazioni, l’asta TIP statunitense a dieci anni ha registrato una forte domanda e si è attestata su un rendimento dell’1,8%, rispetto a oltre il 2% nelle due aste precedenti, suggerendo che gli investitori continuano a vedere un’inflazione potenzialmente elevata, mentre scommettono che la Fed dovrebbe iniziare a tagliare i tassi tra qualche mese. Un altro paradosso.

Un punto debole è il settore manifatturiero statunitense. L’indice manifatturiero della Philly Fed, più debole del previsto, è arrivato come un’ulteriore prova del fatto che il settore manifatturiero negli Stati Uniti rimane debole. Ma a chi importa? I consumatori statunitensi spendono e ciò mantiene robusta l’economia statunitense. Le previsioni GDPNow della Fed di Atlanta prevedono una crescita del 2,4% per il quarto trimestre negli Stati Uniti.

Il rendimento del titolo a duie anni negli Stati Uniti è rimasto stabile al di sotto del 4,40%, mentre il rendimento del titolo a dieci anni è salito al 4,16%. Vi sono ragioni più forti affinché il rendimento del decennale statunitense superi quello del rendimento a due anni: la Fed ha tagliato le scommesse e i forti dati economici sono favorevoli alla fine dell’inversione dei rendimenti a due/dieci anni.

Per quanto riguarda le azioni, una serie di dati statunitensi più forti del previsto avrebbe potuto portare a un’ulteriore svendita delle azioni statunitensi, ma così non è stato. E i rendimenti statunitensi più alti avrebbero potuto portare a un’ulteriore svendita delle azioni, ma ciò non è avvenuto.

TSM, il principale produttore di chip di Apple e Nvidia, è balzato ieri di quasi il 10%, dopo che la società ha dichiarato di aspettarsi un ritorno a una solida crescita in questo trimestre. Nvidia ha raggiunto un nuovo record. Il commercio reflazionistico non è in atto, la tecnologia a lungo termine è l’operazione più affollata del momento. Le posizioni lunghe nette del Nasdaq 100 sono ai livelli più alti degli ultimi due anni. Il posizionamento lungo e allungato rende i titoli del Nasdaq vulnerabili alle svendite, ma l’attenuazione delle aspettative della Fed e la robusta domanda di intelligenza artificiale dovrebbero mantenere il settore tecnologico ben finanziato.