Sull’indice Ftse Mib il laterale è piuttosto evidente (Figura 1).
Fig 1. Future Ftse Mib – Grafico settimanale
E, come abbiamo sempre detto, dopo il laterale necessita la direzionalità. Diamo quindi qualche riferimento grafico perché se è vero che la direzionalità adesso come adesso può essere sia al rialzo che al ribasso, se il future sull’indice italiano, dopo aver violato il riferimento giornaliero dei 28.450 punti, dovesse violare anche il supporto statico settimanale dei 28.000 (Figura 2), le probabilità propenderebbero per il ribasso, quantomeno nell’immediato.
Fig 2. Future Ftse Mib – Grafico settimanale
Dal momento che la situazione non solo europea ma addirittura mondiale è molto simile, lo stesso scenario si osserva sul Dax. Anche qui un supporto statico è posto a delimitazione del trend ed una violazione dello stesso significherebbe che nell’immediato il trend ribassista avrebbe avuto la meglio: il livello di riferimento per l’indice teutonico è 15.600 (Figura 3).
Fig 3. Indice Dax – Grafico settimanale
In bilico e in pericolo è anche l’indice Euro Stoxx 50: un altro supporto statico delimita i prezzi e si fa baluardo rispetto alla discesa: il livello 4.180 punti (Figura 4).
Fig 4. Eueo Stoxx 50 – Grafico settimanale
Ad allontanare i possibili scenari ribassisti dipinti finora servirebbero due eventi: la tenuta dei supporti dei singoli mercati seguita da una potente accelerazione rialzista. A quel punto, addio scenario ribassista; benvenuto conclamato rialzo.
A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp