Mercati, Euronext Growth Milan: focus sull’M&A

KT&Partners, boutique finanziaria attiva nell’advisory in ambito dell’investment banking e dei capital markets, ha pubblicato il report EGM Focus M&A intitolato “Verso una strategia di consolidamento”, che analizza l’andamento delle operazioni di M&A effettuate dalle società quotate sul mercato Euronext Growth Milan (EGM), in termini di quantità, dimensioni e multipli, nei primi sei mesi del 2023.

Numeri chiave dell’attività M&A tra il 2018 e il primo semestre del 2023

Fonte: elaborazioni KT&Partners su dati FactSet, Mergermarket e Leanus

L’attività di M&A sul mercato EGM è stata influenzata sia dalle condizioni macroeconomiche non favorevoli, sia da un contesto geopolitico più che mai instabile, che hanno generato una certa prudenza verso le operazioni di M&A. In tali circostanze, le Società hanno adottato un approccio più misurato, che ha portato a un numero inferiore di operazioni (da 51 nel primo semestre 2022 a 49 nel primo semestre 2023) per un valore economico quasi dimezzato da 124,5 mln di euro a 64,6 mln di euro.

In questo particolare contesto economico, le società EGM hanno optato per il consolidamento delle proprie partecipazioni in investimenti già esistenti, ampliando dunque le quote di proprietà, piuttosto che avviare nuove acquisizioni. Questa preferenza per investimenti strategici in partecipazioni consolidate ha portato a un minor numero di operazioni “first stake” (-20% a/a) e un numero inferiore di acquisizioni al 100% (-20% a/a), che hanno in parte contribuito alla diminuzione del valore mediano delle operazioni (1,5 mln nel primo semestre 2023 rispetto ai 2,6 mln del primo semestre 2022).

Un’altra ragione alla base del rallentamento dell’attività di deal potrebbe essere ricondotta alla modesta performance dell’EGM nel primo semestre 2023 (-1,9%), che potrebbe aver indotto alcune società a nonconsiderare operazioni carta contro carta come un’alternativa percorribile. Pertanto, considerando tutti questi fattori, le aziende EGM hanno dimostrato un approccio cauto ma strategico, concentrandosi sull’ottimizzazione degli investimenti esistenti.

Nel primo semestre 2023, i multipli di transazione hanno mostrato trend eterogenei, riflettendo un sentiment di mercato ancora poco chiaro. Infatti, la media e la mediana del multiplo EV/Sales hanno registrato un lieve incremento, raggiungendo rispettivamente 1,6x e 1,4x (vs 1,4x e 1x nel primo semestre 2022), mentre il P/E è aumentato a un ritmo maggiore, portando il multiplo medio e mediano rispettivamente a 14,2x e 14,4x (vs 12,1x e 10,6x nel primo semestre 2022). Al contrario, l’EV/EBITDA, il multiplo più utilizzato per determinare le valutazioni delle società, è diminuito drasticamente dall’anno scorso, passando da una media di 9,8x a 7,6x e da un valore mediano di 7x a 6,1x. Tale calo ha risentito di un atteggiamento ancora piuttosto conservativo in termini valutativi da parte delle società buyer, che potrebbe quindi aver rallentato o addirittura bloccato l’esecuzione di alcuni deal nel corso del semestre. Tuttavia, questo approccio ha avuto l’ulteriore effetto di ampliare il discount multiple medio in favore delle società acquirenti, che, seppur lontano dai valori visti nel periodo 2018-2021, ha registrato un aumento dell’8% a/a, attestandosi ad uno sconto medio sull’EV/EBITDA di circa il 27%.

Il settore tecnologia rimane quello più attivo con 18 operazioni annunciate, anche se in diminuzione del 28% a/a, e interrompendo così il trend di crescita iniziato nell’1H2020. Questa inversione di tendenza è ancora più pronunciata se si considera il valore generato, in calo da 70,4 mln nel primo semestre 2022 a 15 mln nel primo semestre 2023. Al contrario, il settore Industriale ha registrato una ripresa, con un aumento del numero di operazioni da 5 a 8 (+60% a/a) per un valore generato in crescita da 6,1mln a 31,3mln (+416% a/a), segnalando al contempo una maggiore partecipazione al mercato M&A con 4 su 8 operazioni realizzate da società che hanno effettuato il loro primo deal dalla quotazione.

Kevin Tempestini, Founder e CEO di KT&Partners, ha commentato: “Lo studio evidenzia come l’impatto dell’incertezza macroeconomica generalizzata abbia influenzato le operazioni di M&A che nel primo semestre del 2023 risultano diminuite, sia in termini di numero che di deal value. La tendenza delle società EGM, infatti, è stata quella di consolidare le proprie posizioni, mitigando il rischio insito nella ricerca di nuove target. In particolare, poi, le emittenti EGM, in fase di acquisizione di una non quotata, tendono sempre a negoziare un prezzo di vendita basso in termini di multipli, in quanto una società quotata buyer ha il proprio multiplo di mercato come riferimento, a maggior ragione in un contesto dove si sta assistendo all’abbassamento del valore medio delle valutazioni delle società del mercato EGM. In generale si tende a comprimere la valutazione all’inizio, mentre si è in genere piuttosto generosi nel momento del consolidamento”.