La Fed non tocca i tassi ma cambia orientamento

La Fed ha lasciato i tassi invariati al 5,25-5,50%, come previsto. La banca centrale americana ha però cambiato l’orientamento: scompare infatti il riferimento a ogni restrizione addizionale di politica monetaria e si parla apertamente di un taglio del costo del credito, sia pure non immediato (come argomentavamo, la Fed non ha fretta di ridurre i tassi). Questo perché, ha sostenuto Powell, il cammino futuro continua a rimanere incerto.

La Fed si è quindi riservata, senza sorprese, la clausola di cautela secondo cui resta pronta a modificare il proprio orientamento nel caso in cui emergano rischi che impediscano il raggiungimento dell’obiettivo.

“Le dichiarazioni della Fed hanno confermato che la banca centrale non sta più considerando attivamente ulteriori rialzi, confermando ciò che il mercato sapeva già da diversi mesi, tuttaviaavverte James McCann, vicecapo economista di abrdnil FOMC non sembra avere fretta di tagliare i tassi, e avvisa che prima di allentare la politica monetaria sarà necessario raggiungere un maggiore livello di fiducia nella possibilità di un ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo. Una delusione per coloro che sul mercato scommettono su un primo taglio a marzo. Ad ogni modo, la porta non è del tutto chiusa a una rapida svolta nella politica monetaria, poiché la FED ha segnalato che, nel caso in cui i dati economici iniziassero a deteriorarsi, si potrebbe ricorrere a un aggiustamento in tempi brevi”.