Il Bitcoin continua a correre e sempre più aziende lo considerano come asset di riserva

Il Bitcoin ha aggiornato nuovamente il massimo oltrepassando prima la soglia tecnica e psicologica dei 70.000 dollari e poi allungando ulteriormente il passo fino a toccare un top a quota 71.520. Da inizio anno il rialzo della criptovaluta è ora al 61%, e, relativamente agli ultimi 12 mesi, il rialzo è del 245 per cento.

Un rally dovuto sia al via libera da parte della Sec agli Etf sul Bitcoin spot negli Usa sia all’halving, previsto per il prossimo 16 aprile che ridurrà del 50% il tasso di creazione di nuovi Bitcoin.

In questo scenario, come fatto notare da Cryptonomist.ch, un numero crescente di aziende stanno abbracciando Bitcoin come attività di riserva.

Tra questi pionieri, aziende come MicroStrategy, Tesla, e Coinbase hanno portato la carica, accumulando miliardi di dollari del valore del Bitcoin.

Tuttavia, il crash di crittografia 2022 ha gettato un’ombra sulle loro partecipazioni, spingendo una rivalutazione delle strategie e scatenando dibattiti sul futuro di Bitcoin come asset aziendale.

MicroStrategy, un pioniere nello spazio, ha fatto notizia quando si è imbarcato in un aggressivo Bitcoin shopping nel 2020, accumulando una riserva sostanziale che attualmente si trova a oltre 4 miliardi di dollari.

Guidata dall’ad Michael Saylor, la società ha difeso fermamente la sua decisione di assegnare una parte significativa della sua tesoreria a Bitcoin, nonostante le condizioni di mercato volatili.

L’investimento personale di Saylor in Bitcoin sottolinea ulteriormente la sua convinzione nel potenziale a lungo termine della criptovaluta, un sentimento echeggiato da altri leader del settore.

Galaxy Digital Holdings, fondata da Michael Novogratz, si pone come un altro giocatore di spicco nel panorama istituzionale Bitcoin.

Con oltre 700 milioni di dollari di Bitcoin nella sua tesoreria, la banca d’affari cripto-focalizzata è stato un sostenitore vocale per l’asset digitale, citando il suo potenziale per sovraperformare negozi tradizionali di valore come l’oro.

Tuttavia, la recente recessione del mercato ha evidenziato i rischi intrinseci associati agli investimenti in Bitcoin, spingendo una rivalutazione delle strategie di investimento.

Voyager Digital, un broker di crittografia, anche entrato nella mischia con una sostanziale holding Bitcoin vale circa 500 milioni di euro.

Nonostante l’esperienza di crescita esponenziale dei ricavi guidati da un maggiore interesse per le risorse digitali, l’azienda ha affrontato le sfide durante il 2022 crypto crash, in ultima analisi, il deposito per il fallimento a causa di una significativa esposizione alle difficoltà crypto imprese di investimento.

Tesla, guidata dal visionario CEO Elon Musk, ha fatto notizia con la sua audace incursione in Bitcoin, investendo 1,5 miliardi di dollari nella criptovaluta.

Tuttavia, il rapporto dell’azienda con Bitcoin è stato tumultuoso, segnato da improvvisi capovolgimenti nella sua posizione di accettare la valuta digitale per i pagamenti.

A seguito di un significativo sell-off delle sue partecipazioni Bitcoin, Tesla ora detiene un portafoglio più piccolo ma ancora sostanziale del valore di oltre 233 milioni di dollari.

Marathon Digital Holdings, una società mineraria di Bitcoin, completa l’elenco dei migliori titolari di Bitcoin tra le società pubbliche, con oltre 218 milioni di dollari di Bitcoin nella sua tesoreria.

Nonostante le sfide poste dall’aumento dei costi dell’elettricità e dalla volatilità del mercato, la società rimane impegnata ad espandere le sue operazioni di estrazione e a capitalizzare il potenziale di Bitcoin come riserva di valore.

Block, è emerso anche come un giocatore importante nello spazio istituzionale Bitcoin, con oltre $174 milioni di Bitcoin nel suo tesoro. Guidata dal CEO Jack Dorsey, la società è stata un sostenitore vocale di Bitcoin, sostenendo la sua adozione diffusa e investire in infrastrutture per sostenere la sua crescita.

Hut 8 Mining e Riot Blockchain, entrambe le società minerarie Bitcoin, hanno accumulato consistenti partecipazioni Bitcoin, con portafogli del valore di oltre $161 milioni e 144 milioni, rispettivamente.

Nonostante le sfide derivanti dalle flessioni del mercato e dall’incertezza normativa, queste aziende rimangono ottimiste sulle prospettive a lungo termine di Bitcoin e si impegnano ad espandere le loro operazioni.

Coinbase Global, uno dei migliori exchange, crypto ha visto le sue partecipazioni Bitcoin declino da 230 milioni a 98 milioni in mezzo volatilità del mercato e controllo normativo.

Tuttavia, l’azienda continua a svolgere un ruolo fondamentale nell’ecosistema crittografico, facilitando l’acquisto, la vendita e l’archiviazione di risorse digitali per milioni di utenti in tutto il mondo.

A completare la lista è Bitcoin Group, una società di venture capital con sede in Germania con partecipazioni del valore di oltre 86 milioni.

Nonostante le modeste partecipazioni rispetto alle sue controparti, l’azienda si è posizionata come un attore chiave nel mercato tedesco delle criptovalute, sfruttando i suoi investimenti in scambi crittografici e servizi bancari per capitalizzare la crescente domanda di asset digitali.