Gli investitori a lungo termine non devono sottovalutare le peculiarità del mercato dell’idrogeno, considerato il momentum positivo che il settore sta attraversando. E’ quanto sottolineano gli analisti di Candriam in un nuovo studio che esamina le diverse aree di investimento nel mercato dell’energia basata sull’idrogeno, e il suo ruolo nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, in linea con l’Accordo di Parigi.
Le recenti misure governative a sostegno del potenziale dell’idrogeno come fonte energetica del futuro hanno dato un forte impulso alla performance di una serie di titoli legati a questa materia prima, tanto che alcune quotazioni azionarie si sono triplicate negli ultimi dodici mesi. Il report di Candriam sottolinea l’importanza, per gli investitori a lungo termine, di prestare la massima attenzione a fattori chiave come la dimensione del potenziale mercato dell’idrogeno e la fase di sviluppo in cui si trova ciascuno dei progetti che si stanno valutando.
Numerose opportunità in un mercato in espansione
Le tecnologie dell’idrogeno si trovano a diversi stadi di sviluppo, a seconda della loro applicazione e delle esigenze dei diversi settori. Alcuni, come ad esempio il trasporto ferroviario, sono già in fase di sperimentazione, ma per altri ci vorranno almeno 20 anni. Ciò offre agli investitori l’opportunità di diversificare sia tra progetti con tempi diversi, sia tra diversi tipi di attività (elettrolisi, produttori di idrogeno o produttori di celle a combustibile).
Benché l’applicazione commerciale dell’idrogeno rappresenti ancora una minima parte del fatturato dei principali operatori, essendo un settore in piena espansione la situazione potrebbe variare rapidamente. Ad esempio, Air Liquide, fornitore francese di gas industriali, ha dichiarato che se, in uno scenario ottimistico, nel 2050 l’azienda avesse una quota dell’1% del mercato dell’idrogeno, questa sarebbe pari al 100% del suo fatturato totale nel 2020.
Idrogeno fondamentale nell’offerta di energie alternative
Nel settore dell’energia elettrica, l’idrogeno potrebbe diventare un catalizzatore per la creazione di valore a lungo termine. Lo studio di Candriam mostra come, considerato che i governi, gli investitori e le autorità di regolamentazione si muovono verso un’economia a basse emissioni di carbonio, la produzione di energie rinnovabili e l’idrogeno siano tecnologie sinergiche: il successo dell’una facilita quello dell’altra. L’aumento della percentuale di energie rinnovabili nell’erogazione complessiva dell’elettricità ne spingerà i costi al ribasso. Questo, a sua volta, renderà l’idrogeno un’opzione più competitiva per lo stoccaggio dell’elettricità, incrementando il potenziale di sviluppo e di integrazione delle rinnovabili. Questa sinergia ha il potenziale di accelerare la transizione energetica nel settore.
L’energia in eccesso nei processi di elettrolisi può essere utilizzata per creare “idrogeno verde“, da immagazzinare e poi utilizzare quando la produzione di elettricità rinnovabile è minore, una produzione flessibile che allo stesso tempo affronta il problema dell’intermittenza stagionale.
“Mentre i governi, gli investitori e i settori si impegnano per rispettare l’Accordo di Parigi, dobbiamo trovare soluzioni energetiche alternative per sostenere il nostro impegno globale volto a raggiungere un’economia a basse emissioni di carbonio. L’idrogeno non rappresenterà l’unico modo per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio, ma in settori specifici come la produzione di acciaio e cemento offre anche un’intensità energetica inferiore rispetto alle fonti tradizionali. Inoltre, secondo la nostra ricerca, i progressi tecnologici e il calo dei costi delle rinnovabili hanno reso l’idrogeno un’opportunità interessante a lungo termine per gli investitori”, spiega Vincent Compiegne, Head of Esg Investment and Research di Candriam.
L’articolo Idrogeno cruciale nella creazione di un mondo a zero emissioni: le opportunità di investimento proviene da Finanza Operativa.