Torna la paura sui mercati a causa del Covid e delle conseguenze sulle economie occidentali. Infatti le quotidiane notizie di aumento degli infetti si portano dietro una serie di conseguenze che giorno dopo giorno sono peggiorate, con riflesso immediato sulle proiezioni economiche. In una fase in cui s’iniziava timidamente a recuperare il crollo dei consumi di marzo e nell’attesa di buone notizie sul fronte vaccini per prevenire la pandemia, ci ritroviamo nuovamente con dati allarmanti per la salute e le strutture sanitarie, con provvedimenti presi da molti stati europei che ci riportano indietro di sei mesi, con una situazione di chiusure delle attività. La situazione appare diversa da allora, quando i paesi europei furono colpiti a sorpresa, inoltre le istituzioni hanno nel frattempo messo in piedi degli strumenti di contenimento per sostenere l’economia che aiutano i mercati. Come sempre bisogna fare, è bene distinguere i mercati, dalla realtà economica immediata, infatti la discesa delle Borse nelle ultime sedute è attribuibile ad una prospettiva di nuove chiusure e di conseguenza, frenata nei consumi e della crescita.
Gli stessi mercati hanno poi reagito in positivo agli stimoli dell’Unione Europea e probabilmente potranno avere dei rimbalzi nel breve se la Bce dovesse aumentare gli stimoli economici per l’eccezionale situazione che si è venuta a creare. La prima ipotesi è quella di un ampliamento entro l’anno della dotazione del programma anti-pandemico Pepp che, nelle attese, dovrebbe essere aumentato di 500 miliardi di euro, inoltre c’è già chi prevede che il pacchetto degli aiuti del recovery fund possa essere portato a 1000 miliardi dai 750 che erano stati stanziati. Questa situazione di crisi potrebbe risolvere il braccio di ferro tra il parlamento europeo ed il consiglio, presieduto dalla cancelliera Merkel fino al 31 dicembre, sui numeri dei fondi, dove il primo era in maggioranza per l’importo più elevato. La Commissione europea chiede, intanto, maggior coordinamento ai Paesi del blocco, mentre fa sapere che la distribuzione dei vaccini allo studio potrebbe iniziare ad aprile nella Ue. La maggioranza degli economisti ritiene che l’accelerazione della curva dei contagi rischia di fermare la ripresa entro fine anno, mentre il rimbalzo nel prossimo anno potrebbe essere più debole del previsto.
Sui listini azionari a soffrire in settimana sono stati solo i mercati occidentali, infatti nel mondo asiatico la pandemia non sembra avere più nessuna influenza, dall’inizio dell’anno l’indice cinese Csi è in rialzo del 15%, il Kospi della Corea è +5%, il Nikkei di poco sotto la parità e la borsa di Taiwan a +5%, solo Hong Kong ha risentito maggiormente con un -16%. Per i listini europei la media è intorno al 20%, con Madrid e Londra le più colpite oltre il 30% ed il Dax “solo” a -12%.
Le nuove emissioni di obbligazioni governative soto i riflettori
Per la parte governativa dopo l’asta sui Bot semestrali e sui Ctz che hanno visto rendimenti a minimi record, il Tesoro ha messo a disposizione giovedi fino a 6,5 miliardi di euro nelle riaperture del Btp a 5 anni (codice Isin IT0005419848) e del nuovo decennale benchmark 0.9% emesso ad un rendimento dello 0.75% (Isin IT0005422891), oltre che di una nuova tranche del Ccteu dicembre 2023, con rendimenti attesi in calo.
Il Tesoro in questa fase di tassi ai minimi può sfruttare anche l’outlook per i titoli di stato italiani migliorato da negativo a stabile dall’agenzia di rating S&P, mantenendo il rating invariato a BBB. Sale quindi l’interesse per il BTP Futura: una seconda emissione, che scadrà tra otto anni e verrà collocata tra il 9 e il 13 novembre, dopo il debutto della prima, in luglio, che aveva però durata decennale. La scadenza è stata ridotta, ma il premio per chi tiene il titolo fino alla fine, legato alla dinamica del pil nominale dei prossimi anni, resterà compreso tra l’1% ed il 3%, quindi un premio uguale con una scadenza più breve che servirà a far crescere l’interesse degli investitori, così come le cedola step up corrisposte. La scaletta dei tassi minimi garantiti verrà comunicata il 6 novembre. La prima cedola sarà valida per tre anni, le altre due, che varranno per i successivi tre e poi per gli ultimi due potrebbero variare (solo al rialzo) e verranno confermate solo il 13 novembre, alla fine del collocamento.
Altro piazzamento di successo sui mercati finanziari per la Grecia. Il Tesoro di Atene ha emesso in settimana la seconda tranche del bond 4 febbraio 2035 e cedola 1,875% (Isin GR0128016731), raccogliendo 2 mld di euro. Altissima la domanda, che è arrivata a 16,7 miliardi, oltre otto volte più alta. Grazie agli ordini elevatissimi, il rendimento ottenuto è sceso sotto l’1,20%, attestandosi all’1,17%. La prima tranche era stata emessa a febbraio, la scadenza più lunga collocata dalla Repubblica Ellenica nell’arco di un decennio. Allora, il rendimento era stato dell’1,91%. A conti fatti, il bond ha offerto un premio di 125 punti base rispetto al tasso “midswap” di pari durata ed è risultato più generoso di 8 punti base anche rispetto alle obbligazioni già circolanti sul mercato secondario.
Torna sul mercato anche la Banca Europea degli Investimenti (BEI) con un’obbligazione senior a tasso fisso del controvalore di 3 mld di euro. L’obbligazione (Isin XS2251371022) non ha cedola, ha scadenza il 28 marzo 2028 ed è stata collocata al prezzo di 103.762 con un rendimento negativo di -0.498%, equivalente a 12 punti sotto il tasso midswap corrispondente. Molti gli ordini su questo nome che gode del massimo rating AAA, con 20 miliardi di euro di ordini raccolti nella fase del collocamento. Lotto minimo di mille euro con multipli di mille.
La città di Amburgo, denominata Free and Hanseatic City of Hamburg ha emesso un’obbligazione da 500 milioni di euro. La nuova emissione senior con scadenza 5 novembre 2035 (isin DE000A2LQPF4) ha un rendimento fissato a 0.04%, equivalente a 2 punti base sul tasso midswap. La cedola annua è dello 0.01% ed il prezzo di emissione di 100.813. Il bond ha rating AAA e lotto minimo di mille euro con multipli di mille.
Collocamento di un’obbligazione senior dell’ammontare di 500 milioni di euro da parte del land tedesco Saarland. L’obbligazione (Isin DE000A289J90) ha scadenza 5 novembre 2040, rendimento iniziale di 12 punti base sopra il tasso midswap, rating AAA e lotto minimo di mille euro con multipli di mille. Al termine del collocamento gli ordini raccolti hanno raggiunto 1.6 miliardi di euro, il rendimento è stato così abbassato a 9 punti base sul tasso miswap di riferimento. La cedola è pari a 0.05%, prezzo di emissione 99.722 e rendimento a scadenza 0.064%.
I nuovi bond corporate sotto la lente
Per la parte corporate è stata sempre una settimana interessante, ma con minore intensità rispetto alla precedente a causa della volatilità dei mercati.
La francese Compagnie Générale des Etablissements Michelin, il cui core-business è la produzione e vendita di pneumatici, ha collocato un nuovo bond suddiviso in tre tranche. La prima tranche (Isin FR0014000D31) con scadenza novembre 2028 non ha cedola e offre un rendimento dello 0.014%, equivalente a 35 punti base sul tasso midswap dopo le prime indicazioni in area 60/65 punti base; la seconda tranche (FR0014000D49) con scadenza novembre 2032 paga una cedola annua fissa dello 0.25% ed offre un rendimento dello 0.289%, equivalente a 45 punti base sul tasso midswap dopo le prime indicazioni in area 75 punti base; la terza tranche (FR0014000D56) con scadenza novembre 2040 paga una cedola annua fissa dello 0.625% ed offre un rendimento dello 0.654%, equivalente a 63 punti base sul tasso midswap dopo le prime indicazioni in area 100 punti base. Le tre tranche hanno un ammontare di 500 milioni di euro, rating A- e lotto minimo negoziabile 100mila euro con multipli di 100mila.
La tedesca Erste Abwicklungsanstalt (ERSTAA) ha collocato un’obbligazione senior dell’ammontare di 1 miliardo di euro sulla scadenza a 3 anni. L’obbligazione (DE000EAA0541) paga una cedola fissa dello 0.01%, prezzo di emissione 101.711, rendimento -0.5545%, equivalente a 4 punti base sotto il tasso midswap. Rating Aa1/AA/AAA e lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila.
La società di gestione degli aereoporti irlandese Daafin, ha emesso 500 milioni di euro a 12 anni con una cedola del 1.601%, con richieste arrivate per oltre 1.9 miliardi. Rating A- con taglio minimo di 100mila euro con multipli di mille, Isin XS2244415175.
Doppio deal in sterline da Verizon ad otto e 18 anni, entrambe per 600 milioni. La prima uscirà con rendimento Ukt +113 (XS2251337353) mentre la scadenza più lunga sarà Ukt+133 (XS2251337601). Rating atterso Baa1/BBB+/A-.
Petrobras ha emesso una nuova tranche delbond gennaio 2031in dollari con cedola 5,60% (Isin US71647NBH17), raccogliendo un altro miliardo di dollari, che si va a sommare agli 1,5 miliardi già incassati con la prima emissione del giugno scorso. Ottima la domanda, che alla fine si è attestata a 3,5 miliardi ed è arrivata da 200 investitori che hanno voluto partecipare al collocamento. Il titolo è stato piazzato a un prezzo di 109,579, per cui ha esitato un rendimento del 4,40%, il più basso mai emesso per una scadenza a dieci anni della compagnia petrolifera brasiliana.
Successo per il deal di Lenovo in dollari con quasi 4 mld di richieste a fronte di 1 miliardo offerto, con taglio minimo di 200mila dollari con multipli di mille (Isin USY5257YAJ65), cedola fissata al 3.421% con scadenza decennale.
A cura di Carlo Aloisio, senior broker
L’articolo I nuovi bond governativi e corporate tra paure pandemiche, alta volatilità e banche centrali proviene da Finanza Operativa.