Il Nikkei 225 è balzato a livelli che non toccava dal 1991 dopo aver oltrepassato di slancio la resistenza statica di medio termine in area 24.450 punti. E stando all’analisi tecnica del grafico relativo paniere nipponico su base trimestrale la corsa potrebbe essere tutt’altro che finita.
L’indicatore Rsi a 14 periodo è infatti ancora distante dalla zona di ipercomprato e i corsi appaiono saldamente inseriti in un canale ascendente, anche se via via più ampio. Tanto che, in ottica di medio-lungo periodo quota 30.000 sempre un target a portata di mano.
I driver macroeconomici del Giappone
Merito, almeno per quanto riguarda l’ultimo allungo, dell’economia giapponese, cresciuta del 5% nel periodo da luglio a settembre (oltre le stime degli analisti) dopo una contrazione del 7,9% nei tre mesi precedenti, quando il Paese era alle prese nel con l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia del coronavirus.
Su base annua l’incremento è del 21,4%: si tratta della maggiore espansione degli ultimi 40 anni, con la spesa per consumi che evidenza una progressione del 4,7%, rispetto a un crollo del 7,9% registrato tra aprile e giugno.
Non solo. A sostenere l’area c’è poi il recente accordo di libero scambio siglato tra Cina, Corea del Sud, Giappone, Australia, Nuova Zelanda (in totale 15 paesi) che si annuncia essere il più grande deal commerciale al mondo, con le nazioni coinvolti che per popolazione, PIL e volumi commerciali vanno a coprire oltre il 30% del globo. Tra i benefici dell’accordo l’eliminazione delle tariffe su almeno il 92% dei beni scambiati tra i paesi partecipanti.
Gli Etf sul Nikkei a Piazza Affari
A Piazza Affari al rialzo sul paniere nipponico sono disponibili i seguenti Etf: Ishares Nikkei 225 Ucits Etf Jpy Acc e Xtrackers Nikkei 225 Ucits Etf. G.R.
L’articolo Giappone: Pil in crescita come mai negli ultimi 40 anni e Nikkei ai livelli del ’91 proviene da Finanza Operativa.