Forex, Maiani (Siat): “L’Euro Index inizia a mostrare il fiatone”

Ormai è cosa fatta. Le elezioni presidenziali Usa si sono concluse e, quasi tutti, hanno capito chi sarà il prossimo inquilino della Casa bianca. Ironia a parte, la settimana è iniziata con il “botto” e un eccesso di euforia, ma la situazione è spesso parzialmente rientrata dal giorno dopo, anche se non in tutti i casi e lo vedremo a breve.

Niente di strepitoso e di nuovo dunque per quanto riguarda l’Euro index (indice di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina), se non per l’ampia candela bianca della scorsa settimana, ma quella di questa settimana è appena iniziata. L’indice si mantiene quindi all’interno di un canale ascendente e appare in relativa difficoltà nel tentativo di mantenersi in corrispondenza dei massimi dell’anno.

Tra i movimenti più importanti registrati durante gli ultimi cinque giorni segnalo diversi cali importanti dell’euro nei confronti di Brl (-6.3%), Cop (-4.8%) e Nok (-3.1%) per citare solo i primi tre. In questo contesto ribassista emerge il rafforzamento dell’Eur nei confronti dello Jpy (+1.4%).

Al momento, il 70% dei cross presenti nella tabella mostra un trend ribassista o moderatamente ribassista.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea, e non solo.

I movers e gli operativi spunti sull’euro

L’Eur/Usd tende a ripiegare dopo la realizzazione del massimo relativo oltre 1.192. L’Eur/Zar prosegue la discesa. L’Eur/Try mette a segno un nuovo massimo a circa 10.2, ma poi scende fino 9.50. L’Eur/Sek è sui minimi dell’anno poco sopra 10. L’Eur/Rub è in equilibrio precario a 90 e allo stesso modo l’Eur/Huf a 356/5. L’Eur/Nzd e l’Eur/Nok testano rispettivamente gli importanti supporti statici di 1.72 e 10.60. L’Eur/Mxn flette e testa il minimo relativo di giugno. L’Eur/Jpy, invece, guadagna terreno fino oltre 125. L’Eur/Czk accusa una vera e propria punizione fino 26. L’Eur/Cny potrebbe rafforzarsi sopra 7.95. L’Eur/Chf ha messo a segno un importante rialzo lunedì.

Come avete avuto modo di osservare, gli input non mancano al momento. Oltre 35 anni fa, in casi simili, dicevamo: “siamo pochi, ma come ci divertiamo”.

Alcune idee operative sul dollaro Usa

L’Usd/Zar si dirige verso i minimi dell’anno. L’Usd/Try cede dopo il pico a 8.58 circa. L’Usd/Sgd testa il supporto di 1.344. L’Usd/Sek flette dopo il mancato superamento di 9 ed è sui minimi del 2020. L’Usd/Rub testa l’importante 76. Anche l’Usd/Nzd è sui minimi dell’anno. L’Usd/Mxn ha perso il 10% in pochi giorni. Prosegue lo scivolone di Usd/Krw che testa l’importante 1.100/000. L’Usd/Dkk rimbalza a seguito del test di 6.25. L’Usd/Cny è sui minimi dalla metà del 2018. L’Usd/Chf rimbalza dai minimi dell’anno. L’Usd/Cad è sui minimi dal mese di ottobre 2018. L’Usd/Brl cede con decisione e testa 5.2.

L’euro vs Poland Zloty

La divisa europea nei confronti dello Zolty polacco realizza, da oltre 10 anni, un ampio movimento che ricorda un triangolo dal quale, tuttavia, è fuoriuscito verso l’alto durante lo scorso mese di marzo.

Da allora, invece, ha avuto un’andatura altalenante caratterizzata da un pull back up e da un doppio massimo in area 4.63/5.

La divisa europea tenta la strada del rafforzamento nei confronti del Pln, ma non sembra ancora del tutto convinta, mentre ripiega verso l’importante area di supporto di 4.45/38.

Nella parte superiore del grafico, il mio Efficiency index in area +15%/+20% evidenzia, generalmente, un asset in rafforzamento che si avvicina a un potenziale massimo relativo. In questo caso, l’algoritmo appare già intenzionato a ripiegare.

Anche l’alpha a 252 gg cala parzialmente da 0.03 a 0.02 circa, mantenendosi tuttavia nei valori positivi.

Lo scenario puramente tecnico dell’Eur/Pln rimane moderatamente rialzista, anche se, potrebbe necessitare di un ulteriore calo prima di essere in grado di riportarsi sui recenti massimi relativi.

Operativamente: Long su tenuta di 4.45/38 e sopra 4.54 con obiettivi rispettivi 4.52/4 e 4.65, poi 4.78 e 4.89/91. Short sotto 4.38 con obiettivi 4.30/26 e 4.12, poi 4.02/3.98.

L’euro vs Rupia India

La divisa europea nei confronti della Rupia indiana evidenzia un trend primario, imbarazzantemente, rialzista da oltre 20 anni e riporto sul grafico, in basso, la regressione lineare storica per rendere l’idea.

L’euro è stato quasi sfacciato e senza remore durante lo scorso mese di febbraio quando ha sfruttato il lockdown per mettere a segno una fase rialzista di breve periodo, mentre ora cerca di confermare i recenti massimi relativi di poco oltre 89.

Inoltre, dovrebbe mantenersi al di sopra del supporto di 85.5/0 per conservare, intatto, il suo attuale potenziale rialzista. In effetti, l’eventuale cedimento confermato di 85 potrebbe lasciar spazio a una flessione puramente fisiologica che non farebbe altro che favorire il proseguito del trend di fondo.

La parte centrale del grafico, in rosso, mostra l’Efficiency index che consolida attorno a +20, mentre, sopra, in blu, l’istogramma dell’Macd non sembra molto preoccupante visto il movimento realizzato dalla metà del 2017 alla metà del 2018.

Anche in questo caso, l’Alpha è poco al di sopra di +0.02 evidenziando un cross relativamente forte rispetto all’indice di riferimento.

La situazione puramente tecnica dell’Eur/Inr rimane orientata verso l’alto anche se questo non esclude, a priori, una flessione di breve respiro.

Operativamente: Long su tenuta di 85.5/0 e sopra 89 con obiettivi rispettivi 89 e 92, poi 95 e 98/9. Short sotto 85 con possibile cedimento verso 81.5/80.5 e 76, poi 73.

Mi focalizzerò, come ogni settimana, a rotazione su una o più divise contro euro. La prossima settimana parlerò di Russian Rouble e Singapore Dollar. Quando avrò concluso la rapida panoramica di tutti i cross della tabella mi dedicherò principalmente alle opportunità di trade contro euro.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

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