“Senza un chiaro vincitore ancora evidente e con l’elettorato americano diviso più che mai, i mercati e gli investitori in oro sono concentrati sul ruolo di un terzo attore in questo dramma: il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. I mercati sono rimasti sostenuti e i tassi di interesse reali bassi a causa dell’implicito accesso senza fine al meccanismo di stampa di moneta da parte della Fed. Se ci fosse effettivamente un esito elettorale contestato con controversie e ritardi, ne conseguirebbe che l’accesso a una politica monetaria e fiscale di supporto potrebbe essere limitato per alcuni mesi”. Ne è convinto Ned Naylor-Leyland, Head of Gold & Silver di Jupiter AM.
“A mio parere – continua – ciò ha chiare implicazioni negative per i mercati. L’oro probabilmente mostrerebbe un calo nel breve termine se fosse sul tavolo un esito contestato, poiché il rischio è di un brusco rialzo dei tassi reali e di un ritorno alla volatilità vista nei primi mesi di quest’anno. D’altra parte, una vittoria per Joe Biden o Donald Trump dovrebbe essere positiva per il prezzo dell’oro e dell’argento. Entrambi i candidati autorizzerebbero un pacchetto di stimolo fiscale che il Paese non può permettersi, la Fed sarebbe di sostegno e i tassi di interesse reali scenderebbero probabilmente ancora di più”.
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