Borse in rally ma in fase di rotazione settoriale

L’azionario ha accelerato violenetemente al rialzo, aggiungendo, in particolare in Europa, un progresso spettacolare alla già sensazionale performance della scorsa settimana. Sotto la superficie, però, la rotazione settoriale è selvaggia. I titoli ciclici e value sono letteralmente esplosi. Le banche mostrano progressi a doppia cifra. I servizi trasporti e leisure guadagnano decine di punti percentuali. I difensivi arrancano, mentre gli “stay at home business” cedono, e in alcuni casi (videoconferencing, diagnostica in remoto, alcuni social, home entertainment etc) correggono pesantemente. E’ per questo che l’Europa, piena di banche e di ciclici tradizionali, ha sovraperformato gli USA.

I tassi salgono poi significativamente, andando a prezzare una maggior reflazione e una minore repressione finanziaria da parte delle banche centrali. Salgono le aspettative di inflazione, e, in Usa, anche i tassi reali, a prezzare più crescita, con l’idea che l’avvento del vaccino eviti del tutto l’impatto della seconda ondata, visto che al momento i lockdown sono predominanti in Europa.

Il Dollaro segue questa logica. Meno Covid e più crescita, ergo una Fed meno dovish. Il biglietto verde recupera contro i principali cross (Yen e CHF in testa), ma cede vs emergenti e divise commodity e oil driven.

Tra le commodity esplode il petrolio, a prezzare maggior domanda, mentre crollano i preziosi, a scontare meno QE, meno stimolo monetario in generale.

Certo è che, nel breve, le performance sono stratosferiche. L’Eurostoxx arriva alla resistenza avendo recuperato il 15% in 6 sedute, al ritmo del 2.5% al giorno. Nel medesimo tempo l’S&P 500 ha recuperato un 10%, ma segna i massimi storici. Il Vix ha ceduto quasi il 40%. Movimenti così violenti sono soliti causare un crollo delle posizioni corte. In questo caso il processo è accelerato dalle ricoperture frenetiche sui settori penalizzati dal Coronavirus. Il mercato è stato totalmente spiazzato dal tramonto della “blue Wave” che ha costretto gli investitori a mollare i titoli ciclici e value per tornare sul tech, e a ricomprarsi i bonds. In questo senso, l’impatto delle news odierne costituisce un totale shock.

Il risultato di questa price action selvaggia può essere un positioning opposto a quello osservato 7/8 giorni fa, che ha prodotto il rally. Difficile pensare che gli hedge contro una volatilità post elezioni siano ancora in piedi dopo questo trattamento.

Ragion per cui, pur restando positivo a medio termine, per i soliti argomenti, ovvero stimolo fiscale e monetario, a cui si aggiunge ora la luce in fondo al tunnel sul virus, non ritengo affatto attraente inseguire questi livelli. Anche perchè il traguardo della distribuzione di vaccini in ampie dosi è ancora lontano, come osservano anche l’attuale segretario alla salute USA e il Presidente eletto.

E, passata l’euforia, e ammesso che la nuova schedule venga rispettata, c’è la piccola questione dell’accettazione del vaccino da parte della popolazione.
Che Governi e Banche Centrali possano rimuovere lo stimolo anticipatamente a causa del vaccino, invece, mi preoccupa abbastanza poco.

A cura di Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr

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