Bnp Paribas lancia una nuova serie di certificate Bonus Cap su indici e azioni

Combinare protezione e rendimento, investendo però su un orizzonte temporale limitato, di 6 mesi, un anno al massimo. Per rispondere a queste esigenze, Bnp Paribas ha lanciato direttamente in Borsa una nuova emissione di certificate Bonus Cap su indici e azioni di primarie società quotate nazionali e internazionali, con scadenza a giugno e dicembre 2021 e rendimenti potenziali compresi tra il 5% e il 36%. Una delle caratteristiche di questi certificati è infatti quella di “monetizzare la volatilità”; quando è elevata, come in questo periodo, consente di emettere prodotti con barriere molto profonde, assicurando un “cuscinetto” rispetto a possibili ulteriori discese dei corsi fino al 40%.

I certificate Bonus Cap sono una valida alternativa all’investimento diretto in azioni o indici, in quanto permettono di partecipare alla performance del sottostante abbinando una determinata protezione e un rendimento minimo. Questi Certificate offrono, infatti, il Bonus: un rendimento minimo garantito alla scadenza se, durante la vita del Certificate, il sottostante non scende mai a toccare la “Barriera”, livello posto fino al 60% del valore iniziale del Sottostante (questo livello varia per ogni singolo Certificate). Questa emissione prevede una serie di barriere che, complice la recente penalizzazione di alcuni titoli in particolare (ad esempio petroliferi, bancari, compagnie aeree) presenta livelli estremamente profondi, mai toccati prima nei 5 anni precedenti.

È quindi possibile guadagnare anche in caso di ribassi moderati dei sottostanti, compresi tra il 60% e l’80% del valore iniziale a seconda del prodotto selezionato. Se invece si verifica l’evento barriera, a scadenza il certificate non paga il Bonus, ma un importo proporzionato all’effettiva performance del sottostante. In questo caso sono possibili due scenari: l’investimento si può concludere con un ritorno se il valore finale del sottostante è superiore a quello iniziale e il guadagno rimane comunque limitato dal livello del Cap. Invece, si verifica una perdita del capitale investito commisurata alla performance negativa del sottostante, se il valore finale dello stesso è inferiore al valore iniziale.

I Bonus Certificate sono rivolti a un investitore che ritiene che una certa azione o un determinato indice azionario possa mantenere nel periodo di vita del certificato un andamento “laterale”, cioè all’interno di un determinato range. In tal caso a scadenza l’investitore guadagna il bonus, ossia ottiene un rendimento prefissato sul proprio investimento. Per queste caratteristiche ricorrono ai Bonus Cap anche risparmiatori provenienti da un mercato obbligazionario dai rendimenti ormai molto risicati, se non addirittura negativi, ma che non si sentono ancora preparati ad investire direttamente nei mercati azionari, caratterizzati da un maggior livello di rischio.

Ad esempio, il Bonus Cap su Telecom Italia (ISIN: NLBNPIT102N2) pagherà a scadenza un premio di 16 euro se durante tutta la vita del certificate il titolo si è sempre trovato al di sopra del prezzo barriera (0,25328 €, livello tra l’altro mai toccato nella storia di Telecom Italia). Qualora Telecom Italia tocchi la barriera continua nel corso della vita del certificate, a scadenza l’investitore riceve un importo commisurato alla performance del sottostante. Se tale performance è positiva, il certificate scade e paga il valore nominale (100 euro) più il rendimento di Telecom Italia (per un valore massimo pari a 16 Euro), se invece è negativa ci sarà una conseguente perdita sul capitale investito (100 euro per certificate).

Oppure, per chi puntasse ad un possibile rialzo dei titoli legati al turismo, particolarmente penalizzati dalla Pandemia, si può analizzare il Bonus Cap su Airfrance-Klm (ISIN: NLBNPIT102Y9), che a fronte di una barriera pari a 2,209 euro (48% di buffer rispetto ai corsi attuali), paga a scadenza un bonus di 17 eur0.

Chi invece volesse investire sull’indice Ftse Mib, potrebbe valutare il relativo Bonus Cap (ISIN: NLBNPIT103E9) che, a fronte di una barriera continua posta all’70% (15.156,112 euro), paga un bonus di 12 Euro su un valore nominale di 100 euro.

Ancora più di altri Certificate, che nascono per essere tenuti fino a scadenza, i Bonus Cap ben si adattano ad essere venduti anche durante la vita del prodotto, quando la quotazione del Bonus si avvicina al Cap: proprio per rendere ancora più efficiente questo tipo di operatività, Bnp Paribas ha deciso di ridurre ulteriormente gli spread (la differenza tra il prezzo denaro e la lettera), che per i Bonus Cap è di soli 50 punti base per le azioni, scendendo addirittura a 30 punti base per alcuni indici.

In particolare Bnp Paribas ha lanciato 31 Bonus Cap Certificate su indici e azioni di primarie società quotate, italiane e europee.
Nevia Gregorini, head of Ets – Global Markets Bnp Paribas, ha commentato: “L’attuale contesto di mercato ci ha permesso di lanciare una nuova gamma di Bonus Cap a 6 mesi e a un anno, che si caratterizza, in alcuni casi, per barriere estremamente profonde, con livelli mai toccati nella storia di alcune azioni: mi riferisco in particolare ai settori energetici e bancario.

Bonus Cap su azioni scadenza 18/06/2021

ISIN SOTTOSTANTE VALORE INIZIALE BARRIERA BONUS/CAP
NLBNPIT102N2 TELECOM ITALIA 0,3166 € 80% (0,25328 €) 16% (0,367256 €)
NLBNPIT10285 TELECOM ITALIA 0,3166 € 70% (0,22162 €) 10% (0,34826 €)
NLBNPIT102O0 TELECOM ITALIA 0,3166 € 60% (0,18996 €) 6% (0,335596 €)
NLBNPIT102P7 IntesaSanpaolo 1,527 € 70% (1,0689 €) 9% (1,66443 €)
NLBNPIT102Q5 IntesaSanpaolo 1,527 € 60% (0,9162 €) 5% (1,60335 €)
NLBNPIT102R3 Fiat Chrysler Automobiles 11,18 € 80% (8,944 €) 14% (12,7452 €)
NLBNPIT102S1 Fiat Chrysler Automobiles 11,18 70% (7,826 €) 8% (12,0744 €)
NLBNPIT102T9 ENI 6,245 € 80% (4,996 €) 17% (7,30665 €)
NLBNPIT102U7 ENI 6,245 € 70% (4,3715 €) 11% (6,93195 €)
NLBNPIT102V5 ENI 6,245 € 60% (3,747 €) 7% (6,68215 €)
NLBNPIT102W3 Generali 11,875 € 80% (9,5 €) 11% (13,18125 €)
NLBNPIT102X1 UNICREDIT 6,85 € 60% (4,11 €) 8% (7,398 €)
NLBNPIT102Y9 Air France-KLM 3,157 € 70% (2,2099 €) 36% (4,29352 €)
NLBNPIT102Z6 Air France-KLM 3,157 € 60% (1,8942 €) 28% (4,04096 €)
NLBNPIT10301 ArcelorMittal 12,45 € 60% (7,47 €) 11% (13,8195 €)
NLBNPIT10319 Banco BPM 1,65 € 60% (0,99 €) 10% (1,815 €)
NLBNPIT10327 Bayer 42,555 € 70% (29,7885 €) 11% (47,23605 €)
NLBNPIT10335 Leonardo 4,621 € 60% (2,7726 €) 10% (5,0831 €)
NLBNPIT10343 ST Microelectronics 27,97 € 80% (22,376 €) 20% (33,564 €)
NLBNPIT10350 SAIPEM 1,443 € 70% (1,0101 €) 14% (1,64502 €)
NLBNPIT10368 Volkswagen 135,64 € 60% (81,384 €) 6% (143,7784 €)

Bonus Cap su indici scadenza 15/12/2021

ISIN SOTTOSTANTE VALORE INIZIALE BARRIERA BONUS/CAP
NLBNPIT10376 EURO STOXX Banks 56,49 € 80% (45,192 €) 24% (70,0476 €)
NLBNPIT10384 EURO STOXX Banks 56,49 € 70% (39,543 €) 17% (66,0933 €)
NLBNPIT10392 EURO STOXX Banks 56,49 € 60% (33,894 €) 11% (62,7039 €)
NLBNPIT103A7 STOXX® EUROPE 600 BASIC RESOURCES INDEX (KURSINDEX) 399,28 € 80% (319,424 €) 15% (459,172 €)
NLBNPIT103B5 STOXX® EUROPE 600 BASIC RESOURCES INDEX (KURSINDEX) 399,28 € 70% (279,496 €) 10% (439,208 €)
NLBNPIT103C3 DAX 12 177,18 € 80% (9741,744 €) 9% (13273,1262 €)
NLBNPIT103D1 EUROSTOXX 50 3 105,25 € 80% (2484,2 €) 11% (3446,8275 €)
NLBNPIT103E9 FTSE MIB 18 945,14 € 80% (15156,112 €) 12% (21218,5568 €)
NLBNPIT103F6 EURO STOXX Banks 56,49 € 70% (39,543 €) 10% (62,139 €)
NLBNPIT103G4 EURO STOXX Banks 56,49 € 60% (33,894 €) 6% (59,8794 €)

 

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