L’oro ha mostrato solidità all’inizio del mese, salendo a un nuovo massimo annuale di 2.063 dollari l’oncia il 4 maggio, un giorno dopo che la Federal Reserve statunitense (Fed) ha aumentato i tassi di un ulteriore 0,25%. Le aspettative che l’ultimo rialzo dei tassi possa essere l’ultimo di questo ciclo di inasprimento hanno sostenuto l’oro all’inizio di maggio. Tuttavia, per la maggior parte del mese, il dollaro statunitense ha registrato guadagni e l’oro è sceso, in quanto la narrativa si è spostata verso una visione più restrittiva e la probabilità di ulteriori rialzi dei tassi nel 2023 è aumentata. Il 16 maggio l’oro ha superato l’importante soglia di 2.000 dollari per oncia. Un dato sulla crescita del PIL del primo trimestre degli Stati Uniti rivisto al rialzo, un dato flash del PMI composito di maggio superiore alle attese e la forza dei mercati azionari statunitensi alimentata dall’intelligenza artificiale hanno esercitato ulteriori pressioni al ribasso sull’oro. L’incertezza del mercato causata dal superamento del tetto del debito statunitense, le voci di un potenziale default tecnico già dal 1° giugno e persino i segnali di allarme di un potenziale declassamento del merito di credito statunitense da parte di Fitch non sono riusciti a diventare un vero e proprio catalizzatore per i prezzi dell’oro da questi livelli. L’oro ha perso 27 dollari l’oncia (-1,4%) nel corso del mese, chiudendo a 1.962,73 dollari il 31 maggio.
In questo scenario, ecco di seguito la view di Joe Foster, Portfolio Manager e Imaru Casanova, Deputy Portfolio Manager di VanEck.
Il NYSE Arca Gold Miners Index (GDMNTR)1 e l’MVIS Global Junior Gold Miners Index (MVGDXJTR)2 hanno nettamente sottoperformato l’oro, perdendo, rispettivamente, l’8,6% e il 7,3% nel mese di maggio. Affermiamo sempre che “la leva funziona in entrambi i sensi”, quindi non siamo sorpresi di vedere i titoli auriferi sottoperformare l’oro in quello che è stato un mese debole per il metallo prezioso. L’entità della sottoperformance tuttavia, ci sorprende un po’. In passato abbiamo visto che l’effetto di un prezzo dell’oro più basso è collegato a notizie negative per il settore (ad esempio, risultati deludenti sugli utili, aggiornamenti negativi sui progetti d’investimento, ecc.) Ad esempio, nel 2022 abbiamo assistito a un ipervenduto dei titoli auriferi a causa di un’inflazione dei costi elevata e imprevista in tutto il settore. Di fatto, però, maggio è stato un mese relativamente positivo per le azioni aurifere sul fronte delle notizie, con le società che hanno comunicato risultati del primo trimestre generalmente migliori del previsto. Pertanto, riteniamo che questa reazione sia eccessiva e contribuisca ulteriormente all’attuale divario di valutazione tra l’oro e le azioni aurifere.
Il massimo dell’oro sembra ancora raggiungibile
Sembra si stia formando un nuova base per l’oro, con un livello intorno ai 1.900 dollari e una media di 1.933 dollari l’oncia da inizio anno. La quotazione è rimasta costantemente al di sopra di 1.900 dollari per un periodo senza precedenti. L’oro sta mostrando una certa resilienza, nonostante l’andamento positivo del mercato azionario e la recente forza del dollaro americano. I deflussi registrati dagli ETP su oro fisico si sono attenuati quest’anno e gli afflussi netti, seppur modesti, hanno portato a un aumento dello 0,38% delle posizioni da inizio anno.
Le posizioni in ETF sull’oro fisico sono inferiori dell’8% rispetto al marzo 2022 e del 13% rispetto all’agosto 2020, quando l’oro ha raggiunto i massimi storici. Un salto o una pausa nel ciclo di rialzi della Fed quest’anno può essere il prossimo catalizzatore per l’oro, in grado di sbloccare la domanda di investimenti che spinge l’oro al rialzo? Il massimo storico di 2.075 dollari l’oncia sembra raggiungibile, a nostro avviso. Il contesto macro continua ad essere favorevole all’oro nel lungo periodo.
Ancora in attesa della rivalutazione…
I produttori d’oro, come settore, continuano a dimostrare il loro impegno nell’allocazione disciplinata del capitale, concentrandosi sulla crescita che accresce il valore, sul miglioramento dei ritorni per gli azionisti, sulla redditività e sul mantenimento di bilanci sani. Sono inoltre operatori responsabili, che gestiscono attività sostenibili con l’obiettivo di fornire benefici a tutti gli stakeholder, mitigandone l’impatto sull’ambiente. A nostro avviso, la rivalutazione dei titoli azionari del settore di estrazione aurifera, a partire da valutazioni storicamente basse, è ben supportata dai solidi fondamentali del settore.
Visita a una delle più grandi miniere d’oro del mondo
Di recente abbiamo visitato la miniera d’oro di Pueblo Viejo (PV) nella Repubblica Dominicana. La proprietà di PV è suddivisa al 60%/40% tra Barrick (5,42% delle attività di Strategy) e Newmont (3,61% delle attività di Strategy), rispettivamente, e gestita da Barrick. Raggiungere il sito è stato semplicissimo: un volo commerciale diretto da New York a Santo Domingo, seguito da un viaggio in pullman di meno di due ore fino alla miniera (forse è per questo che molte persone sono rimaste sorprese dal fatto che saremmo andati nella Repubblica Dominicana per un tour della miniera, e ancor più sorprese di sapere che questa miniera è, in effetti, una delle più grandi miniere d’oro del mondo). PV si colloca tra le prime 5 miniere aurifere a livello globale; è un asset di livello 1 in termini di produzione (una media di 800.000 once d’oro nel corso della vita della miniera), riserve (20,6 milioni di once), vita residua della miniera (oltre 20 anni, fino a circa il 2044) e costi totali di mantenimento (previsione 2023 di 960-1.040 dollari per oncia). PV sta attualmente espandendo le proprie attività per offrire questo profilo straordinario. A causa del declino della qualità, senza questo importante progetto di espansione, la produzione sarebbe progressivamente diminuita e PV avrebbe cessato l’attività entro il 2031. L’impianto di lavorazione viene ampliato per aumentarne in modo significativo la capacità, consentendo alla miniera di sostenere la produzione lavorando una maggiore quantità di materiale di qualità inferiore. Inoltre, sarà costruito un nuovo impianto di stoccaggio dei residui sterili per supportare l’espansione.
Aspetti salienti
Eravamo molto interessati a visitare PV, vista l’espansione in corso e, dobbiamo dire, siamo rimasti molto colpiti. Di seguito sono riportati gli aspetti salienti della visita.
Le visite in loco continuano a fornire informazioni preziose
Avevamo letto dei progressi e dello stato di avanzamento del progetto, ma il livello di avanzamento che abbiamo percepito visitando l’impianto di lavorazione, la miniera a cielo aperto, il deposito degli sterili e i colloqui con la direzione e il personale tecnico della miniera hanno superato le nostre aspettative. Molte attrezzature erano già pronte e funzionanti, con un notevole livello di competenza da parte dei responsabili tecnici: un segnale molto rassicurante. La miniera sembra essere sulla buona strada per iniziare il ramp-up dell’impianto ampliato entro la seconda metà del 2023.
Continuano ad esserci vantaggi significativi nel perseguire progetti per l’espansione di siti esistenti rispetto alla realizzazione di nuovi progetti (i cosiddetti “greenfield”)
Questa espansione sta sbloccando 20 milioni di once di riserve auree, dando di fatto a PV una seconda vita con rischi nettamente inferiori rispetto alla costruzione di una nuova miniera. Non c’è alcun dubbio in merito: un’attività che può garantire una crescita significativa in modo organico, utilizzando le infrastrutture e i team esistenti, è molto più interessante e dovrebbe ottenere multipli di valutazione più elevati rispetto alla costruzione di una miniera da zero.
Le questioni ambientali, sociali e di governance rimangono una priorità assoluta per i grandi produttori
- Evidenziamo la composizione della forza lavoro di PV: 98% dominicani; 52% locali; 23% donne (compreso il direttore generale della miniera). La miniera ha un eccellente tasso di rotazione dell’1,5%. La notevole esperienza e l’ampia conoscenza delle attività dimostrate dai dirigenti della miniera con cui abbiamo avuto modo di interagire durante la nostra visita hanno dimostrato i vantaggi della conservazione e dello sviluppo dei talenti, una delle priorità strategiche di Barrick.
- Abbiamo avuto l’opportunità di visitare diverse iniziative di sostenibilità di Barrick nelle comunità intorno a PV, tra cui una clinica per l’assistenza sanitaria di base, un programma di formazione sportiva, un progetto agroalimentare per la diversificazione della produzione e del reddito, nonché un programma di sviluppo delle capacità e delle competenze tecniche. Siamo rimasti colpiti non solo dai programmi, ma anche dai sistemi che Barrick ha sviluppato per monitorare attentamente il proprio coinvolgimento e impegno, nonché le proprie iniziative e il relativo impatto sulle comunità.
- Barrick ha stanziato 75 milioni di dollari per il risanamento delle passività ambientali storiche (precedenti a Barrick). Abbiamo potuto visitare una vecchia diga di contenimento degli sterili e un punto di analisi della qualità dell’acqua e osservare i radicali miglioramenti ottenuti grazie al lavoro di risanamento in corso da parte di Barrick.
- Abbiamo visitato una miniera aurifera di prim’ordine, che sta crescendo ed estendendo il proprio ciclo di vita, e che in tal modo, indubbiamente, sta anche accrescendo ed estendendo i benefici che offre al Paese ospitante e alle comunità in cui opera. E abbiamo constatato con soddisfazione l’esistenza di questo rapporto positivo tra le parte interessate.