Utility italiane: la view di Equita in scia alle misure del Governo

L’impianto degli interventi del Governo italiano che riguarda il comparto delle utility è sostanzialmente in linea con le anticipazioni dei giorni scorsi. Tra le misure approvate, nel dettaglio:

  • estensione dei crediti di imposta per le imprese energivore, gasivore ed altre aziende fino alla fine di dicembre;
  • sconti sui carburanti e riduzione dell’Iva al 5% sul gas sempre a fine dicembre;
  • estensione della norma sullo sblocca trivelle il cui gas aggiuntivo sarà destinato alle aziende energivore a prezzo calmierato.

Tra le novità:

  • maggiore definizione per le rateizzazione delle bollette: potranno essere chieste rateizzazioni solo per l’importo eccedente i costi energetici misurati nel periodo 1 gennaio/31 dicembre 2021. L’eccedenza di costo può essere rateizzata fino a 48 mesi, a tassi calmierati e con il divieto di distribuzione di dividendi per le aziende. E sulle rateizzazioni è prevista la garanzia Sace ed in caso di 2 rate di insolvenza il beneficio decadrà;
  • prorogato di un anno (a gennaio 2024) il termine per la cancellazione della tutela gas, in linea con l’elettrico.

Tra le misure, positive secondo gli analisti di Equita, le decisioni sulle rateizzazioni che limitano l’importo all’eccedenza di costo e a non a tutto il valore della bolletta, con la garanzia Sace e la possibilità di agire già sul recupero del credito dopo due insoluti.

Complessivamente l’impianto non comporta rischi per il sistema utility. Da verificare la prossima finanziaria per il 2023 per la quale il rischio maggiore è la possibilità di modifica della norma sugli extraprofitti”.

Attenzione però: al momento il rischio credito rappresenta l’ostacolo maggiore per le società energetiche che hanno registrato significativi incrementi del circolante per il procurement gas e hanno ora necessità di tenere sotto controllo le dinamiche dei pagamenti. Le recenti normative (dilazioni controllate con la possibilità di ottenerre l’assicurazione con garanzia Sace) sono un passo in avanti.

Tra le più esposte al tema credito, secondo Equita: Enel, A2A, Iren, Hera, Acea.