“Fare previsioni sulle elezioni americane è difficile e rischioso, ma è possibile analizzare i probabili scenari e adeguare di conseguenza le scelte di investimento”, spiega Andrea Siviero, già direttore direttore della cooperazione monetaria internazionale alla Banca Nazionale Svizzera e oggi investment strategist della società di gestione internazionale Ethenea Independent Investors.
Negli ultimi decenni abbiamo osservato che l’avvicendamento delle amministrazioni americane può avere un impatto sui mercati nel breve termine – nota Siviero – ma generalmente non incide sul funzionamento né sulla performance dell’economia statunitense. Il principale driver dei prezzi degli asset Usa è sempre stata la politica monetaria.
Dollaro poco sensibile al voto
A medio termine, è più importante il distacco tra i candidati che il nome del vincitore. Una chiara vittoria di Biden, accompagnata da una maggioranza democratica sia alla Camera sia al Senato, la cosiddetta “Onda blu”, aumenterebbe le possibilità di una rapida approvazione di un nuovo pacchetto di stimoli, con effetti positivi per i mercati azionari e per altre attività di rischio, come il credito alle imprese e le obbligazioni high yield. E comporterebbe anche una maggiore prospettiva di deficit e, di conseguenza, un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato Usa. Tuttavia, nel medio termine il piano di Biden di aumentare le imposte sulle società e di attuare severe misure antitrust e norme più radicali avrebbe probabilmente un impatto negativo sull’economia e sui mercati azionari.
Dall’altra parte, una vittoria di Trump, ma con il Congresso diviso, avrebbe probabilmente scarse ripercussioni sui mercati, anche se l’incertezza sulle ulteriori misure di stimolo fiscale potrebbe influenzare negativamente la Borsa nel breve termine. Mentre con l’andare del tempo, potrebbe proseguire il clima sostanzialmente favorevole al sistema delle imprese, con ulteriori tagli fiscali in cantiere, e anche al mercato azionario. Bisogna temer conto però di un possibile aumento degli attriti commerciali con la Cina e con l’Unione Europea, in uno scenario non positivo per l’economia globale.
Per quanto riguarda il dollaro, è probabile che i maggiori effetti sul cambio verranno dalla pandemia da coronavirus e dalla politica economica globale, piuttosto che dall’esito delle elezioni presidenziali. Le ultime settimane hanno comunque dimostrato che il dollaro rimane uno dei beni rifugio più rilevanti in tempi di crisi e di incertezza.
Per prepararsi ad affrontare questo contesto di grande incertezza, Ethenea ha individuato tre strategie di investimento per posizionare i portafogli in vista delle elezioni americane: una strategia difensiva, una strategia bilanciata a breve-medio termine e una terza strategia bilanciata a medio-lungo termine.
Strategia difensiva
La strategia più prudente è quella implementata dal fondo Ethna-DEFENSIV, che è posizionato in modo conservativo e, per tutto il periodo che precede le elezioni Usa, non si è esposta all’investimento azionario. Il robusto portafoglio obbligazionario, che rappresenta l’85% del portafoglio totale, si concentra su obbligazioni societarie di qualità, attentamente selezionate, e non prevede ulteriori adeguamenti prima delle elezioni. Il portafoglio è disegnato per portare stabilmente rendimenti positivi nei prossimi mesi, con una quota di investimento in oro e posizioni valutarie in franchi svizzeri e yen giapponesi che hanno lo scopo di contribuire a stabilizzare il fondo, soprattutto in caso di scenario negativo: quello in cui i risultati elettorali venissero contestati in tribunale.
Strategia bilanciata a breve-medio termine
Data la varietà dei possibili esiti elettorali, è bene mantenersi le mani libere e abbassare il livello di rischio, in modo da poter intervenire con flessibilità quando necessario. Questa posizione, adottata per il fondo Ethna-AKTIV, ha l’obiettivo di utilizzare le battute d’arresto del mercato e i conseguenti interessanti livelli di entrata per incrementare la quota in azioni. Se non ci sarà una contrazione post-elettorale, siamo anche disposti a fare acquisti in un contesto di mercato in crescita. Anche in questo caso, le posizioni in valuta e in oro hanno una funzione stabilizzatrice prima delle elezioni e non prevediamo quindi particolari aggiustamenti.
Strategia bilanciata di medio-lungo termine
Come abbiamo detto in premessa, gli effetti a lungo termine delle elezioni saranno relativamente limitati, per cui è possibile disegnare un’asset allocation strategica indipendente dal risultato elettorale. È quello che abbiamo fatto con il fondo l’Ethna-DYNAMISCH. Nella selezione dei singoli titoli, ci concentriamo sui fondamentali delle aziende e, in generale, cerchiamo di ridurre al minimo la possibile influenza di decisioni politiche alternative, in modo che non sia necessario un adeguamento immediato. Le imminenti elezioni sono solo uno dei tanti fattori che influenzeranno il processo decisionale a breve termine, ma finora non ci sono state grandi evidenze che abbiano richiesto un adeguamento dell’attuale posizionamento di medio-lungo periodo.
L’articolo Tre strategie di investimento per affrontare le elezioni Usa proviene da Finanza Operativa.