Mercati, tre sfide per il Regno Unito

A cura di George Brown, Economist, Schroders

Dopo quattro giorni di colpi di scena, Rishi Sunak è stato nominato leader del Partito Conservatore e, per estensione, è diventato il nuovo primo ministro.

Si tratta di un improvviso rovesciamento di fortuna per l’ex cancelliere. Solo sette settimane fa, aveva perso contro Liz Truss nella gara per la leadership di quest’estate con un margine di 43% a 57%. Ma i festeggiamenti per la sua “incoronazione” non dureranno a lungo, perché ora il primo ministro ha davanti a sé un compito molto impegnativo, che deve soddisfare tre gruppi distinti:

  1. In primo luogo, è necessario che gli investitori vengano rassicurati sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. I mercati hanno reagito positivamente alla sua nomina grazie alla sua reputazione di conservatore sul fronte fiscale e alla sua precedente esperienza di cancelliere. Ma questa credibilità deve essere rafforzata dalla dichiarazione fiscale prevista per il 31 ottobre. Le stime suggeriscono che saranno raccolte decine di miliardi di sterline grazie alla riforma delle imposte sui guadagni in conto capitale, oltre all’estensione del congelamento delle soglie e delle detrazioni dell’imposta sul reddito al prossimo parlamento. Sarebbe inoltre opportuno mantenere Jeremy Hunt nel ruolo di cancelliere, nell’interesse della stabilità.
  2. In secondo luogo, il primo ministro dovrà riunire le tribù in guerra dei parlamentari conservatori. La fazione moderata e quella di destra del partito sono state messe l’una contro l’altra durante la competizione estiva per la leadership. E le tensioni si sono ulteriormente infiammate quando Liz Truss ha nominato alcuni lealisti in posizioni chiave del suo governo, scartando al contempo coloro che avevano sostenuto il suo rivale alla leadership. Un rimpasto di gabinetto che rifletta meglio lo spettro ideologico del partito contribuirebbe a promuovere l’armonia tra i deputati conservatori.
  3. In terzo luogo, Sunak dovrà riconquistare gli elettori in vista delle prossime elezioni generali. I sondaggi indicano attualmente un divario di 32 punti percentuali tra i Conservatori e il Partito Laburista. Invertire questo deficit sarà forse la sfida più grande per il nuovo primo ministro. In parte a causa dell’entità del danno reputazionale subito dal suo partito nell’ultimo mese. Ma anche perché molti dei venti contrari che il Regno Unito si trova ad affrontare provengono da oltreoceano e sono, quindi, fuori dal suo controllo.

Sarà difficile placare tutti e tre i gruppi contemporaneamente. Poche cose sono così impopolari per gli elettori come l’aumento delle tasse e l’austerità fiscale, anche se l’alternativa metterebbe il Primo Ministro in rotta di collisione con gli investitori.

In qualità di ex cancelliere, sarà perfettamente consapevole della necessità di abbassare i costi di indebitamento del Regno Unito riducendo gli spread. Sunak non ha, quindi, altra scelta se non quella di spiegare all’opinione pubblica che è necessario prendere decisioni difficili nell’interesse del Paese. È una storia difficile da vendere, soprattutto all’avvicinarsi delle elezioni generali.