Per Gabetti il primo semestre 2023 si è chiuso con una perdita di 1 milione vs un utile di 6,8 milioni nel pari periodo del 2022. I conti risultano penalizzati da fattori esogeni, quali il cambio normativo sulle riqualificazioni edilizie, che ha rallentato e in parte bloccato l’operatività di Gabetti Lab per alcuni mesi con ripercussioni negative anche sul franchising, il ritardo nella chiusura di alcune operazioni del Corporate e la minusvalenza di 1 milione derivante dalla vendita di Grimaldi. Fabrizio Prete, Presidente, ha dichiarato: “Per la restante parte dell’anno, tra l’altro quella che dal punto di vista della stagionalità del business è più rilevante, si prevede possa esserci un trend positivo e in linea con le attese”, dopo i dati dei primi 9 mesi del 2023 che mostrano ricavi in calo da 126,1 milioni di fine settembre 2022 a 117,2 milioni e un Ebitda pari a 11,7 milioni vs 21,6 milioni dei primi nove mesi 2022.
In questo scenario, ecco di seguito l’analisi fondamentale di Gabetti elaborata da Market Insight.
Conto economico
I ricavi del primo semestre 2023 ammontano a 60,8 milioni rispetto ai 98,2 milioni del primo semestre 2022. L’attività è stata fortemente penalizzata dal cambio normativo sulle riqualificazioni edilizie, che ha rallentato e in parte bloccato l’operatività di Gabetti Lab per alcuni mesi, con ripercussioni negative anche sul franchising. Inoltre, si è verificato uno slittamento nella chiusura di alcune operazioni del business Corporate.
L’Ebitda cala del 60% rispetto al 30 giugno 2022 a 6,9 milioni. Nel dettaglio, la linea di business Agency e Corporate Services ha generato un Ebitda pari 2,7 milioni, in riduzione del 27% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente e l’Ebitda della linea di business Real Estate Network Services è risultato pari a 4,8 milioni, anch’esso in calo rispetto ai 13,9 milioni del 30 giugno 2022. La capogruppo e altri business registrano invece un Ebitda negativo rispettivamente per 370 mila euro e 212 mila euro. Il risultato negativo della capogruppo è dovuto a maggiori costi del personale relativi alla valutazione attuariale dei piani di stock option in base al principio contabile internazionale IFRS 2, al 30 giugno 2023 pari a 0,4 milioni, non presenti l’anno precedente.
Dopo ammortamenti e accantonamenti diminuiti dell’11% rispetto al semestre a confronto, l’Ebit cifra 2,2 milioni (-81,9% a/a).
Una gestione finanziaria negativa per 2,3 milioni, di cui 1 milione relativo alla minusvalenza registrata per la vendita di Gabetti e maggiori interessi passivi per l’incremento dei debiti finanziari, porta ad una perdita d’esercizio di 1 milione, al netto di imposte per 91 mila euro. Al 30 giugno 2022 la società aveva realizzato un utile netto pari a 6,8 milioni.
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