L’euro conferma l’ipotesi di un fine anno positivo. Il quadro tecnico di Giovanni Maiani (Siat)

Premessa

Ho rispolverato, per i lettori di Finanza Operativa, un mio indice relativo all’euro nei confronti delle 33 divise prese in considerazione nella tabella sottostante, una sorta di Euro Index insomma, paragonabile (mutatis mutandi) al Dollar Index. L’indice utilizza varie ponderazioni, è calcolato con base 100 al 31 dicembre 1999 ed è correlato oltre il 91% con l’Euro Index di Bloomberg. In questo modo posso calcolare, in assoluta autonomia, oltre allo “Stocastico orizzontale” già di mia creazione, l’alpha e il beta a un anno delle varie divise rispetto a un benchmark di riferimento, ossia l’Euro index.

Situazione generale

L’Euro Index (dopo la versione Kagi al 3% presento oggi il grafico Point and Figure 1X3) prosegue la fase ascendente in essere da qualche mese fino a oltrepassare la soglia di 131. Il benchmark tende pertanto a confermare la precedente ipotesi di “tutto lascia pensare a un fine anno positivo per la moneta unica” e la spinta ascendente non sembra ancora esaurita.

In effetti, il P&F evidenza, tra le varie cose, il superamento del massimo relativo di 129 che, come ben ricordiamo, ci ha fatto soffrire a lungo qualche tempo fa, ma ora l’ostacolo è stato rimosso aprendo la strada verso l’area 136/138 con resistenza intermedia a 134. Fondamentale, per il raggiungimento degli obiettivi come sopra, la tenuta confermata della sottile area di supporto di 129.5/129.0 il quale eventuale cedimento potrebbe, dunque, compromettere lo scenario rialzista.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 70% dei casi (in rialzo rispetto al 61% della scorsa settimana) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano qualche situazione di eccesso (variazione in valore assoluta superiore ai 2 punti percentuali): vedi il rialzo del 3% rispetto al Cop o l’indebolimento nei confronti del Rub (-2.05%) e del Try (-2.96%).

Ribadisco quanto scritto mercoledì scorso, ossia: “Tutto lascia pensare a un fine anno positivo per la moneta unica” e, aggiungo, anche per l’inizio del 2021. Non dobbiamo tuttavia vendere la pelle dell’orso prima che sia preso…

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd è sui massimi dell’anno che tende a innalzare ulteriormente; attenzione sotto 1,215 circa. L’Eur/Zar potrebbe rimbalzare oltre 18,20. L’Eur/Try potrebbe accelerare la discesa sotto 9,0/8,9. L’Eur/Rub neutrale tra 88 e 93. L’Eur/Pln rimbalza da 4,5/3. L’Eur/Mxn potrebbe guadagnare terreno oltre 25. L’Eur/Krw tenta di rimbalzare da 1.335. L’Eur/Huf tende a ritornare sui massimi di 370 circa. L’Eur/Czk potrebbe accumulare prima di rimbalzare con decisione; positivo sopra 26,5, ma attenzione sotto 26. L’Eur/Cny potrebbe generare un segnale sopra 8,03/5.
Vedi sotto per quanto riguarda l’interessante Eur/Jpy.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Zar potrebbe generare un segnale sopra 15. L’Usd/Try potrebbe accelerare la discesa sotto 7,3/2. L’Usd/Nzd, Usd/Dkk, Usd/Chf e Usd/Nok abbassano ulteriormente i minimi dell’anno. L’Usd/Cny consolida attorno a 6,54. L’Usd/Cad potrebbe generare un segnale rialzista, ma solo sopra 1,30.

Dopo aver concluso la scorsa settimana la panoramica conoscitiva dei cross presenti nella tabella, propongo questa nuova sezione dove coglierò delle opportunità di trade.

Trade opportunity

La scorsa settimana vi ho portato in Australia, mentre oggi ci dirigiamo circa 7mila kilometri verso Nord; quindi in Giappone. L’Eur/Jpy appare molto interessante per il movimento realizzato proprio durante questo mese, ormai agli sgoccioli.

In effetti, ha realizzando un rettangolo di brevissimo periodo tra 125.7 e 126.9 circa, mentre in questo inizio di settimana è fuoriuscito dalla sua confort zone, nell’intento, almeno lo spero, di superare definitivamente la soglia psicologica di 127. In questo modo potrebbe riprendere la tendenza ascendente, che ha caratterizzato gli ultimi 2 mesi, e sostenuta da un supporto dinamico situato, in questo momento, a 125.8; praticamente il livello come sopra.

Il mio Efficiency index, dopo aver nuovamente interessato -15, che si era dimostrato molto valido anche durante la prima parte dell’anno, tenta ora di oltrepassare +15 come già osato, anche se senza successo, all’inizio del mese. La divisa europea è in una situazione potenzialmente interessante e, vedremo ben presto, se in grado di sfruttarla.

Secondo il mio modesto parere vale la pena effettuare un tentativo rialzista in un’ottica di breve periodo; il grafico essendo daily. Ho in mente la seguente strategia operativa. Long su tenuta di 126.0/125.7 e sopra 127.5 con obiettivi rispettivi 127.5 e 129 (doppio livello di resistenza), poi 131.5 e 133.5/136.0. Short, invece, sotto 125.7 con obiettivi 124 e 122.8/5, poi 121.5 e 119.5/0.
Vedremo fra qualche tempo se il viaggio nel paese del sol levante sarà stato proficuo.

Colgo l’occasione per augurare a tutti voi e famiglia un Felice anno nuovo.

L’indice utilizza varie ponderazioni, è calcolato con base 100 al 31 dicembre 1999 ed è correlato oltre il 91% con l’Euro Index di Bloomberg. In questo modo posso calcolare, in assoluta autonomia, oltre allo “Stocastico orizzontale” già di mia creazione, l’alpha e il beta a un anno delle varie divise rispetto a un benchmark di riferimento, ossia l’Euro index.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat
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