Con il rally di Borsa tornano anche le mini-privatizzazioni

Il rally di Borsa del settore bancario in Europa diventa l’occasione per l’avvio di mini-privatizazioni degli istituti nazionalizzati in occasione della crisi finanziaria post Lehman Brothers.

Come riporta Il Sole 24 Ore, il primo a decidere di approfittare dell’incremento delle valutazioni è il Governo olandese, che sta collocando un pacchetto azionario di Abn Amro.

A vendere è l’ente statale NLFI, assistito dall’advisor Rothschild, che ha affidato alla banca americana Citigroup il collocamento sul mercato di depositary receipts pari al 7% circa del capitale. L’ultimo collocamento in ordine di tempo dello Stato olandese risale al settembre del 2017, quando NLFI cedette il
7% del capitale incassando circa 1,5 miliardi di euro. Il Governo aveva salvato la banca nel 2008 con un esborso di 22 miliardi di euro. Glà nel 2015, quando Abn Amro era tornata in Borsa, lo Stato aveva ceduto sul mercato una prima quota del 23%.

Se per l’Olanda le mini-privatizzazioni sono già in fase di attuazione, in Germania la quota dello Stato nella Commerzbank è per ora oggetto studio da parte delle banche d’affari, nonostante lo studio potrebbe presto trasformarsi in un progetto concreto.

Nel nostro Paese, invece, dopo la positività ritrovata per Mps – di cui lo Stato detiene il 65% – ogni decisione è stata rinviata in attesa del nuovo insediamento al Mef del responsabile delle partecipazioni del Ministero, a cui sarà affidato il compito di trovare una soluzione definitiva al dossier Mps.