Bper, torna il dividendo. “M&A? Prima l’integrazione degli sportelli ex Ubi”

Bper ha chiuso il 2020 con un utile netto di 245,7 milioni di euro a fronte dei 380 milioni del 2019, che beneficiavano però dell’impatto dell’acquisizione di Unipol Banca. Nel quarto trimestre l’utile è stato di 45 milioni (contro una perdita di 143 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente). L’istituto emiliano distribuirà un dividendo cash di 4 centesimi per azione nel “pieno rispetto delle linee guida della Bce”, contro contro gli 0,14 euro proposti un anno fa e poi bloccati dalla Banca Centrale Europea.

Per quanto riguarda il tema M&A, che vede da tempo Bper al centro di rumors e ipotesi, l’AD Alessandro Vandelli ha detto di essere aperto a possibili nuove aggregazioni, aggiungendo però che ora il focus della banca è solo sull’integrazione dei 587 sportelli ex Ubi Banca acquisiti da Intesa Sanpaolo, dopodiché “se ci saranno le condizioni analizzeremo ulteriori potenziali operazioni di M&A”.

Commentando i conti, Vandelli ha detto che “la posizione patrimoniale si conferma estremamente solida con un CET1 ratio fully loaded pro-forma pari al 15,90%; scorporando l’impatto dell’aumento di capitale, il CET1 ratio fully loaded pro-forma si attesta al 13,52%, in significativo progresso dal dato al 31 dicembre 2019 (12,01%). Il buffer di liquidità cresce in modo rilevante arrivando a sfiorare 20 miliardi. Mi preme inoltre sottolineare – ha aggiunto Vandelli – un ulteriore importante passo in avanti nel miglioramento della qualità del credito, con una decisa contrazione dello stock dei crediti deteriorati lordi e netti rispettivamente del 29,1% e del 29,0% da fine 2019 che ha determinato, al contempo, la significativa diminuzione dell’Npe ratio lordo e netto rispettivamente al 7,8% e al 4,0%, i livelli più bassi degli ultimi 12 anni. Alla luce di questi elementi, esprimo grande fiducia nelle prospettive di crescita del gruppo“.

L’istituto sta lavorando a una cessione di crediti Utp per 400-450 milioni di euro che dovrebbe essere chiusa entro la fine del primo trimestre, mentre l’Npe ratio lordo è atteso in ulteriore calo intorno al 6%, ha aggiunto l’AD.

Il quadro tecnico di Bper

Bper è stato ieri respinto in area 1,68 euro dalla trendline discendente che dall’inizio dello scorso mese di giugno impedisce ai corsi di intraprendere uno stabile uptrend. Ma se la media mobile a 21 sedute, al momento passante per quota 1,60, si dimostrerà un valido sostegno il titolo potrebbe nuovamente attaccare la suddetta resistenza a 1,68 e allungare poi eventualmente il passo verso l’area 1,80/1,86 euro.

Stop loss invece, molto rigido, da posizionare a quota 1,60.

Il trend di Bper a Piazza Affari nel medio termine

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