Non poteva esserci alcun dubbio che a distanza di un mese dalla disastrosa alluvione, la Romagna fosse già in piedi a funzionare come se nulla fosse successo. La perfetta organizzazione nel litorale, già pieno di turisti, ben si è sposata con la “macchina da guerra” dell’ITForum che ha accolto a Rimini quasi 5mila visitatori nei due giorni della manifestazione.
Personalmente non posso che complimentarmi con gli organizzatori dell’evento che ha avuto anche una splendida appendice serale al Grand Hotel, con la serata di gala e la consegna dei premi. Ma il plauso maggiore va ai visitatori che hanno riempito le aule dei convegni, fermando al termine i relatori per rivolgere molte domande interessanti. Già lo scorso anno con il primo evento con le mascherine dopo le chiusure per il Covid, si respirava la voglia di ripartire, ma ora possiamo affermare che quel periodo buio è dietro le spalle e la partecipazione è tornata anche più forte e interessata di prima.
La due giorni degli incontri si è inevitabilmente intrecciata con le riunioni delle banche centrali che hanno condizionato il trend dei mercati. Come previsto la Fed ha preso una pausa di riflessione, non facendo nulla, mentre la Bce, ancorata alle decisioni già prese, non ha modificato la view ed ha alzato, come previsto, i tassi. A questo punto gli analisti prevedono un Fed riflessiva ed attenta ai dati macro per valutare le prossime mosse; nel corso della testimonianza resa in settimana alla Camera, il governatore Jerome Powell ha sottolineato che la maggioranza dei policymaker ritiene probabili altri due aumenti da un quarto di punto ciascuno entro la fine dell’anno. Powell ha ribadito che la strada per riportare l’inflazione al target è ancora lunga, ma nonostante le sue parole i futures sui Fed funds continuano a scontare solo un altro rialzo da qui a fine anno e poi tagli da gennaio, con gli analisti che sottolineano i timori recessivi.
Sul fronte della Bce perdurano i toni “hawkish” anche da parte dei falchi di Francoforte, mentre si attendono nuove possibili indicazioni dagli interventi pubblici del consigliere Panetta e del vicepresidente De Guindos. I mercati prezzano pienamente un nuova stretta a luglio, vista la “linea rigida” della Bce in questo senso, e scontano un altro incremento tra settembre e ottobre, spingendo il picco al 4%.
La reazione dei mercati è stata blanda, avendo già ampiamente scontato queste mosse nei prezzi scambiati. Per quanto riguarda l’Eurozona, troviamo un miglioramento dei nostri titoli di stato, con lo spread contro Bund sceso verso quora 162 ed il Btp benchmark decennale sulla soglia del 4%.
La media dei titoli dell’Unione Europea è al 3,05%, con la Germania sempre al minimo del 2,43% circa, seguita da Irlanda ed Olanda sotto il 3%, mentre tutto il resto è nella fascia che va dal 3% al 4%. Ancora corretta la curva dei nostri titoli di stato, con il 2 anni al 3,7%, il decennale al 4,03% ed il trentennale al 4,42%. Non avviene lo stesso negli Usa dove il due anni è al 4,74%, il decennale al 3,75% e il treasury trentennale al 3,82%; quindi una curva invertita che giustifica le aspettative degli analisti indicate sopra.
Le nuove emissioni governative sotto la lente
Sul fronte delle nuove emissioni il Ministero di economia e finanze italiano ha raccolto altri 7,5 miliardi di euro, andando avanti con le aste per completare il programma di quest’anno. Sono previsti quasi 500 miliardi di euro da incassare tra titoli di Stato in scadenza e nuovo deficit da rifinanziare. Rendimenti in calo, ma ancora appetibili: il BTP 15 aprile 2026 e cedola 3,80% (Isin IT0005538597) è stato collocato ad un prezzo di di 100,98, corrispondente ad un rendimento alla scadenza del 3,459%, considerato che si tratti di un bond triennale, il rendimento resta appetibile, sebbene il prezzo sia salito dai minimi di maggio a 100,26. Il BTP 15 giugno 2030 con cedola 3,70% (Isin IT0005542797) è stato offerto al prezzo di di 99,86, pari ad un rendimento alla scadenza del 3,752%. A maggio, era offerto in asta il 3,941% e sempre alla fine del mese scorso questo bond prezzava ad un minimo di 97,50. Il BTP 1° ottobre 2053 e cedola 4,50% (Isin IT0005534141) con un rendimento alla scadenza del 4,536% con un prezzo di 100,16. Il titolo trentennale continua a mostrarsi molto interessante sul piano del rendimento netto (3,962%) versus inflazione.
La Germania ha collocato via sindacato 4.5 miliardi di euro di nuovi Bund Green con scadenza agosto 2053. Le richieste da parte degli investitori hanno superato quota 20 miliardi di euro. Lo spread del nuovo Bund green rispetto a quallo convenzionale ad agosto 53 è stato di -0.5 punti base. Isin del titolo DE0001030757 con cedola fissata all’1,8% con prezzo di collocamento a 84,65 che esprime un rendimento a scadenza del 2,53%.
Il primo bond sociale dello Stato tedesco Saxony-Anhalt è stato collocato sul mercato in questi giorni. Ammontare dell’emissione 500 milioni di euro con ordini 6 volte superiori, 2.9 miliardi. L’obbligazione ha scadenza a 10 anni, il 20 giugno 2033, prime indicazioni di rendimento in area 3 punti base sopra il tasso midswap. Nella fase finale del collocamento lo spread è stato abbassato a 0 punti base sopra il tasso midswap. L’obbligazione social paga una cedola annua lorda del 2.95%, prezzo 99.966 e rendimento 2.954%. Lotto minimo di mille euro con multipli di mille, rating AA/AAA e Isin DE000A351SC5.
La Giordania ha emesso un bond emergente dal valore di 1,25 miliardi di dollari, l’importo inizialmente previsto era di 750 milioni, ma da circa 230 investitori internazionali sono arrivati ordini per complessivi 4,7 miliardi. A quel punto, Amman ha potuto sia incrementare l’entità dell’emissione, sia ridurre il rendimento offerto. La scadenza di circa cinque anni e mezzo, rimborso fissato per il 13 gennaio 2029, stacca una cedola annuale lorda del 7,50%. Isin XS2602742285 con taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille.
Bond corporate: i nuovi collocamenti sotto i riflettori
Sul fronte corporate e finanziario, molto attive le banche dell’Europa dell’est.
UniCredit Bank Czech Republic and Slovakia, filiale del Gruppo Unicredit con sede nella Repubblica Ceca, ha collocato un bond covered green con scadenza a cinque anni, il 20 giugno 2028. Ammontare dell’emissione 500 milioni di euro, ordini raccolti 1 miliardo di euro. Prime indicazini di rendimento in area 85 punti base sopra il tasso midswap, per poi chiudere a 77 punti base. Il bond covered (Isin XS2637445276) paga una cedola annua lorda del 3.75%, prezzo 99.571 e rendimento 3.846%. Lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila e rating Aa2. L’obbligazione covered ha raccolto ordini da 70 investitori per un totale di un miliardo di euro.
Česká Spořitelna, la maggiore banca nella Repubblica Ceca, ha collocato una nuova obbligazione 4NC3 Senior Non-Preferred. L’obbligazione ha scadenza 29 giugno 2027, ma l’emittente ha la facoltà di richiamare il titolo al terzo anno, a giugno 2026. Prime indicazioni di rendimento in area 275 punti base sopra il tasso midswap, poi abbassate a 250 punti per finire a 240 punti, con ordini che hanno raggiunto 1.3 miliardi di euro. Nel dettaglio il bond offre una cedola del 5.943%, prezzo di emissione 100. Ammontare dell’emissione 500 milioni di euro, rating A-/A+, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e Isin XS2638560156.
Nova Ljubljanska Banka, ha emesso 500 milioni di senior preferred, alzati dai 300 inizialmente previsti per l’alto numero di richieste, con scadenza 2027 e cedola del 7,125%. Il titolo con Isin XS2641055012 e rating BBB ha avuto una delle migliori performance della settimana, emesso a 100 è salito in grey market fino a quota 101,5, facendo così scendere il rendimento in area 6,5%.
Nova Kreditna banka Maribor in Slovenia sta collocando una nuova obbligazione 3NC2 senior preferred. Rating atteso Baa2 e ammontare 300 milioni di euro. Prime inicazioni di rendimento in area 8%. Scadenza dell’obbligazione fissata al 29 giugno 2026, con possibilità da parte dell’emittente di richiamare il titolo alla paria giugno 2025. Lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e Isin XS2639027346
Banco BPM ha collocato un covered bond a cinque anni di importo 750 milioni di euro. Dopo il green bond lanciato lo scorso 7 giugno, questa volta si tratta di un bond covered, garantito da mutui ipotecari. Un successo in termini di ordini, lievitati ad un valore di 1,2 miliardi. Ciò ha consentito all’emittente di ridurre il rendimento offerto a +55 punti base sul tasso midswap dai +60 ipotizzati con la guidance iniziale. L’obbligazione bancaria garantita ha durata di cinque anni, arrivando a scadenza in data 27 giugno 2028, paga una cedola annua lorda del 3.75%, prezzo 99.879 e rendimento 3.777% . L’obbligazione covered ha scadenza il 27 giugno 2028, lotto minimo di 100mila euro con multipli di mille e rating Aa3. Isin IT0005552507.
Raiffeisen-Landesbank Steiermark ha collocato un Mortgage Covered Bond a tre anni con scadenza 29 giungo 2026. L’obbligazione covered ha rating Aaa, ammontare 500 milioni di euro, cedola 3.75%, prezzo 99.752, rendimento 3.839%, equivalente a 27 punti base sopra il tasso midswap. Lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila e Isin AT0000A35Y69.
In Germania Sächsische Aufbaubank – Förderbank si è affacciata sul mercato primario con un’obbligazione senior a 10 anni, ammontare 250 milioni di euro. Il bond ha scadenza 29 giugno 2033 e ha un rendimento di 8 punti base sopra il tasso midswap. Il bond paga una cedola lorda del 3%, prezzo 99.261 e rendimento 3.987%. Rating Aaa, lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila e Isin DE000A3MQT14.
Societe Generale ha avviato l’offerta delle obbligazioni a tasso fisso senior con scadenza in data 12 giugno 2035 (Isin XS2627369387), le adesioni potranno arrivare fino al 28 luglio. Il bond presenta una durata iniziale massima, quindi, di dodici anni. L’emissione è rivolta al canale retail, con il lotto minimo è stato fissato a soli mille euro. La cedola annuale lorda è del 6% ma ci sono alcune complessità nell’iter del titolo. Infatti si tratta di un titolo “callable” ogni anno al 12 giugno con cedola cumulativa. Questo significa che l’investimento ha una durata minima di dodici mesi e massima di dodici anni. I tassi d’interesse non sono corrisposti all’obbligazionista ogni anno, essi saranno versati solamente alla scadenza o alla eventuale data di call, tutte insieme sul tempo cumulato. Ecco perché le obbligazioni Societe Generale sono altresì definite con cedola “cumulabile”. La negoziazione avverrà poi su EuroTlx, e sarà a corso secco.
Ottima performance del bond in dollari di Intesa San Paolo, con ordini per oltre 10 miliardi. Si tratta del più grande libro ordini per una tranche a 30 anni in dollari per una banca europea dal 2014; hanno partecipato più di 240 investitori. E’ un’emissione dual tranche in dollari e prevede un bond senior preferred a 10 anni bullet per un nominale di 1.25 miliardi di dollari, ad un livello pari a US Treasury+290 punti base e cedola a tasso fisso del 6.625% e un bond senior non preferred a 31 anni possibilità di essere richiamato al 30esimo anno, per un valore nominale di 1,5 miliardi di dollari, a un livello pari a US Treasury + 390 punti base e una cedola a tasso fisso del 7,778%. Entrambe le tranche hanno data valuta 20 giugno 2023. Il libro ordini totale per oltre 10 miliardi e ciò ha permesso un restringimento di 25 punti base rispetto all’indicazione iniziale di spread (IPTs pari a UST+ 315 punti base) per la tranche a 10 anni Senior Preferred e di 35 punti base (IPTs pari a UST+ 425 punti base) per la tranche 31NC30 Senior Non Preferred. Si tratta della prima emissione per un emittente bancario non americano sul comparto senior a 30 anni dopo l’ultima di medesima durata fatta nel 2019, sempre da Intesa Sanpaolo per 500 milioni di dollari. L’offerta rappresenta il più grande Senior Non Preferred bond in valuta non-Euro mai emesso da Intesa Sanpaolo.
A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker