28.354,20, questo il nuovo record storico del Bitcoin nel cambio contro dollaro. E la corsa al rialzo, probabilmente, non è finita visto il boom di volumi in periodo festivo come l’attuale (ma i lockdown per il Covid giocano ora un ruolo cruciale negli scambi): per trovare giorni di Natale tanto euforici bisogna risalire al 2016 e al 2013, quando le fasi tra Natale e Capodanno sono state per Bitcoin simili alla attuali, con performance del 20% in entrambi i casi, mentre stavolta si è andati ben oltre il 30%. Dicembre poi si sta rivelando il secondo mese migliore dell’anno in termini di performance per i rialzisti con un’ascesa dei corsi che sfiora il 40%.
I rialzi degli ultimi giorni hanno spinto la market cap delle cosiddette altcoin oltre i 720 miliardi di dollari, livello più alti degli ultimi tre anni. Era da gennaio 2018 che non si raggiungevano queste vette, quando fu stabilito il record storico assoluto a 830 miliardi di dollari.
La capitalizzazione vede il 70% di quota di mercato detenuta dal Bitcoin che per la prima volta si porta oltre i 500 miliardi di capitalizzazione.
Il quadro tecnico del Bitcoin
Certo, dopo questa forte salita e con tutti i principali indicatori tecnici in ipercomprato, il Bitcoin ha un ampio spazio di manovra anche per eventuali movimenti correttivi. Un allarme ribassista arriverebbe però solo in caso di estensioni a 25.500 dollari, ma senza preoccupazione per il trend mensile iniziato l’11 di dicembre che verrebbe in parte compromesso solo con ribassi sotto i 23.000 dollari nei prossimi giorni, come fanno notare gli analisti di Cryptonomist.ch.
Al rialzo invece i prossimi top sono invece individuabili in prima battuta oltre la soglia tecnica e psicologica posta a quota 30.000.
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