Asset allocation, Cina: la view di Generali Investments

Dall’inizio dell’anno le azioni cinesi hanno sottoperformato rispetto alla maggior parte degli altri mercati azionari, a causa della rigida politica Zero-Covid. “Attualmente però, appaiono relativamente interessanti dal punto di vista delle valutazioni“.A farlo notare è Vladimir Oleinikov, Senior Analyst di Generali Investments, che di seguito spiega nel dettaglio la view.

I multipli di mercato presentano infatti uno sconto di 18 punti percentuali rispetto all’MSCI World. Arriviamo alla stessa conclusione, inoltre, aggiustando il PE in base alla crescita degli utili a lungo termine e al COE/ROE (Cost of Equity / Return On Equity), parametro che segnala la capacità di produrre un rendimento sul capitale superiore al suo costo. Tale valore adjusted del PEG di 1,4 per il mercato cinese sembra attraente rispetto al dato di circa 1,6 degli USA e del mercato europeo, nonché in confronto al valore 1,65 dell’MSCI EM.

In futuro, le azioni cinesi trarranno vantaggio dal crescente sostegno politico del governo, dal venire meno dei lockdown locali e dall’aumento dei segnali di allentamento della regolamentazione del settore tecnologico, nonché dal rimbalzo dell’impulso al credito.

Mentre i mercati azionari sviluppati risentono del deterioramento delle condizioni finanziarie e dell’elevata inflazione, il sostegno monetario cinese è in aumento e l’inflazione rimane contenuta.

L’economia globale dovrebbe contrarsi il prossimo anno, mentre l’economia cinese dovrebbe crescere del 5,5% contro il 3,2% nel 2022.

A breve termine, la Cina deve ancora affrontare i rischi della diffusione Covid, del settore immobiliare e di un rallentamento dell’economia globale, che contribuirebbe a una maggiore volatilità nel breve termine. Le tensioni geopolitiche rappresentano un’altra fonte di rischio anche per il medio termine.